Tu sei qui: CronacaMulte a chi sporca, la città si divide
Inserito da (admin), giovedì 24 febbraio 2005 00:00:00
Non hanno mancato di far discutere le nuove, salate multe previste per chi imbratta muri, sporca le strade con gomme da masticare, mozziconi e cartacce, ma anche per chi non usa la paletta per eliminare gli escrementi dei cani. Sanzionare, ma anche stimolare, nell'obiettivo del sindaco Messina, una "cavesità" che pare affievolirsi e disperdersi, soprattutto nei giovani. Rinverdire l'orgoglio cavese, che vada oltre gli slogan da Curva Sud e si esprima nella concretezza dei modi del vivere quotidiano. «Il sindaco ha ragione. Se tutti si comportassero con maggior coscienza - afferma Sandro D'Elia - così come farebbero in casa propria, non solo si vivrebbe meglio, ma si risparmierebbero anche un sacco di soldi per riparare i danni causati». Ma inasprire le sanzioni non basta. «Sperare in delatori o nel pubblico ludibrio (legge sulla privacy permettendo) - afferma Mimmo Giordano - mi sembra un'ammissione di impotenza nel contrastare fenomeni che sono soprattutto culturali». Chiamata in causa anche la scuola. «Ai miei tempi - ricorda Claudio Todisco - facevamo lezioni di educazione civica fino alle Medie. Sarebbe auspicabile un maggiore impegno anche dell'istituzione scolastica, per sensibilizzare i giovani alla pratica del vivere civile, visto che probabilmente la famiglia, che dovrebbe essere la fonte primaria dell'educazione, è in crisi anche per quest'aspetto, se è vero che oggi è difficile anche avere rapporti corretti con i giovani».
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