Tu sei qui: CronacaMonumento a Mamma Lucia, ancora polemiche
Inserito da (admin), lunedì 28 novembre 2005 00:00:00
Il monumento a Mamma Lucia, donna dalle umili origini, che si diede anima e corpo a recuperare ed individuare salme di soldati, soprattutto tedeschi, morti in guerra ed abbandonati sui campi di battaglia del Salernitano, fa ancora discutere in città. La locale Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, che ha sponsorizzato l'iniziativa con una raccolta di fondi, ha conferito l'incarico dell'opera a Ugo Marano, scelto tra alcuni artisti da un Comitato nominato dall'Ente turistico cavese. Malgrado l'opera sia stata già commissionata (sarà inaugurata il prossimo 5 febbraio), c'è qualche mugugno in città. Barbara Kluhspies Pisapia, tedesca di Monaco di Baviera, giunta in città nel 1948 ed interprete ufficiale di Mamma Lucia (traduceva tutte le lettere in tedesco che riceveva la popolana cavese), ha qualche remora: «Nei giorni scorsi sono stata ricevuta da Mario Galdi, direttore dell'Azienda di Soggiorno, molto gentile nei miei confronti. Senza discutere la professionalità dell'artista Marano, gli ho riferito che parte della città non è contenta del monumento, ultramoderno, che dovrà rappresentare Mamma Lucia. Ma ormai non si può più intervenire. Il direttore Galdi si è impegnato, per quanto di sua competenza, a fare spostare un altro simulacro di Mamma Lucia nei pressi della stazione ferroviaria, e ad intervenire presso la Diocesi per riaprire la chiesetta di San Giacomo, ove era solita andare a pregare». Fu proprio la signora "tedesca" che si adoperò molto per restaurare questo luogo sacro, rimasto danneggiato dal sisma del 1980, costituendo un comitato ad hoc. «Ci adopereremo - afferma Mario Galdi - per venire incontro alle richieste della signora Pisapia Kluhspies. Siamo convinti che l'opera che sta realizzando Marano sarà un vanto per l'intera comunità cavese». Per nulla soddisfatto è Antonio Apicella, figlio di Mamma Lucia, che definisce l'opera «molto astratta» ed invita Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi-Cava, a «portare avanti il processo di beatificazione di Mamma Lucia nel pieno rispetto delle regole del Diritto canonico». Delusa anche la signora Teresa Barba, che con altri cavesi ha fatto parte del Comitato per l'apertura della chiesa di Mamma Lucia: «È un'opera non gradita a molti cavesi».
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