Tu sei qui: CronacaMolestò una ragazza, condannato a 4 anni
Inserito da (admin), mercoledì 3 dicembre 2003 00:00:00
4 anni fa era stato accusato di aver molestato sessualmente una studentessa minorenne, adescata su una panchina dei giardinetti pubblici di Santa Lucia. Ieri pomeriggio, i giudici della II Sezione penale del Tribunale di Salerno hanno condannato Vincenzo Rispoli, 32 anni, operaio di Santa Lucia, a 4 anni di reclusione.
La sentenza è stata pronunciata poco dopo le 16. In mattinata, in aula, il pm Alfano aveva proposto la sua requisitoria, chiedendo una pena a 5 anni e 6 mesi di carcere. Dopo poche ore il verdetto: i giudici hanno considerato l'operaio colpevole degli episodi di molestie sessuali denunciati dalla sua vittima. La studentessa minorenne, anche lei di Santa Lucia, aveva raccontato agli inquirenti di essere stata avvicinata nei giardinetti della villa comunale. Prima solo qualche parola, poi le avances ed infine le molestie. Dopo un periodo di silenzio, la giovane si era decisa a denunciare il presunto violentatore. Partirono così le indagini ed il processo. Lo scorso 12 novembre, Rispoli, rappresentato dall'avvocato Pierpaolo De Notaris, si era difeso per la prima volta dall'inizio del processo dalle accuse mossegli dalla studentessa, che lo aveva denunciato alla Procura della Repubblica. Aveva tentato di scardinare l'impianto accusatorio e lo aveva fatto esibendo una serie di buste paga che servivano, secondo l'imputato, a smentire quanto affermava la presunta vittima circa le modalità ed i luoghi degli incontri. L'uomo ha raccontato che, nel periodo in cui vengono collocate le presunte molestie (si parla della primavera del '99), era stato assunto da una ditta di Pertosa per un lavoro che lo teneva lontano da Cava dal lunedì al venerdì, dalle 8 di mattina alle 20. Secondo l'accusa, invece, l'operaio non aveva occupazione e, pertanto, trascorreva parecchie ore della giornata in strada, ed in particolare nella zona dei giardinetti pubblici di Santa Lucia. La difesa ha, inoltre, affermato che, nel periodo preso in esame nell'inchiesta, i giardinetti di Santa Lucia erano ancora chiusi per lavori. E dunque, le presunte avances su una panchina del parco, denunciate dalla vittima, sarebbero state di fatto impossibili. Secondo l'uomo, le accuse sarebbero scaturite da una vera e propria ritorsione nei suoi confronti, maturata in seguito al suo diniego di prestare danaro al padre della studentessa. Ieri mattina, la pubblica accusa ha proposto la sua requisitoria. A poche ore di distanza la sentenza, con la condanna dell'uomo a 4 anni di reclusione.
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