Tu sei qui: CronacaMessina chiude Villa Rende
Inserito da (admin), lunedì 8 marzo 2004 00:00:00
Il parco di Villa Rende chiuso dopo i continui raid vandalici. Indignato il sindaco Alfredo Messina. L'associazione "San Gaetano ai Pianesi" chiede al primo cittadino la gestione del parco. Ancora una volta il parco di Villa Rende, uno dei più suggestivi e belli della Vallata metelliana, ha dovuto chiudere i cancelli e privare la località dei Pianesi della sua fruizione. Cestini rubati, recinzioni della villa e del parco completamente rovinate, le aiuole diventate tanti campetti di calcio, rubato il motorino della vasca che fa bella mostra di sé con i suoi getti al centro del parco. «É una vera vergogna - ha esclamato il sindaco, che aveva speso milioni e tanto del suo impegno perché il parco ritornasse ad essere il giardino dei sogni dei primi anni del '900 - Gli interventi per il suo completamento e restauro sono costati oltre 350 milioni di vecchie lire». Nell'800 Villa Rende ed il suo stupendo parco furono oggetto di attenzione della borghesia cavese. Lì, in quei saloni adorni di luci, in quel parco con le sue superbe aiuole ed i maestosi alberi ricchi di essenze pregiate, i marchesi Rende ospitarono la borghesia e la nobiltà cavese e napoletana. Furono ospitati i principi Umberto di Savoia e Maria Josè negli anni '30. Poi, per un'intuizione del prof. Abbro, la villa ed il parco furono acquistati dall'Eca, che vi trasferì gli anziani ospiti della casa di riposo comunale, ed il parco fu aperto alla fruizione della località Pianesi e della città. Ma poi, il terribile sisma del 23 novembre 1980 rese inagibile la villa e nel parco furono sistemati i prefabbricati leggeri. Solo negli anni '90 il parco fu liberato dalle case di latta. Negli ultimi anni, prima con Fiorillo e poi con Messina, il parco è stato recuperato alla sua antica bellezza e restituito alla fruizione della città. Oggi, ancora una volta, azioni vandaliche ne hanno offeso la bellezza e la dignità. I primi ad insorgere sono proprio i residenti dei Pianesi, che tanto avevano insistito per un recupero e per la sua apertura. «Occorrono vigilanza e cura. L'associazione San Gaetano - ha affermato il consigliere comunale Carmine Medolla, che ne è stato il promotore - ha avanzato al sindaco Messina la proposta di un affidamento della gestione sorveglianza e pulizia, o solo della sorveglianza con l'apertura e chiusura del parco». Ora la parola passa al sindaco, che dovrà valutarne gli aspetti giuridici ed economici e la possibilità di restituire ai Pianesi un patrimonio dell'intera città.
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