Tu sei qui: CronacaManifattura a rischio: si torna a scioperare
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 29 giugno 2001 00:00:00
Ritornano i venti di guerra alla Manifattura Tabacchi,dopo il passaggio dai Monopoli di Stato all'Ente Tabacchi Italiani, e si spaccano i sindacati.
La vertenza in atto ha di fatto creato un coordinamento trasversale tra lavoratori di differenti sigle sindacali, in opposizione alla linea ufficiale assunta da Cgil, Cisl e Uil. «Oggi invitiamo tutti i dipendenti della Manifattura ad astenersi dal lavoro nelle ultime 3 ore di ogni turno - dichiarano Maria Carmela Salsano e Alfonso Adinoldi, delegati Rsu eletti nella lista dell'Ugl - Contestiamo le ipotesi di transito verso qualsiasi contratto privato e chiediamo il mantenimento dello status di dipendente pubblico, sia per i lavoratori Aams che per quelli distaccati all'Eti. Lottiamo contro l'arroganza dell'Eti, che vuole introdurre inammissibili peggioramenti delle condizioni di lavoro». Uno sciopero generale, che si inquadra in una mobilitazione nazionale dopo quella del 30 maggio scorso. Uno sciopero che a Cava ha raggiunto una percentuale del 58,6% e che in altre sedi come Firenze è arrivato al 91%. Nessuna risposta, denuncia il coordinamento, è pervenuta dal Governo, dal ministero delle Finanze, dal quale dipende il personale, da quello del Tesoro, proprietario di Eti Spa e dalla stessa Eti.
In tutte le sedi i delegati Rsu hanno tenuto e stanno tenendo assemblee per illustrare il ricorso legale avviato contro la privatizzazione. Ad oggi sono state raccolte più di 700 firme. Non mancano ostruzionismi, denunciano i delegati Rsu, da parte dei dirigenti di alcune sedi, come quella di Scafati dove il 14 giugno, dopo essere stati autorizzati a tenere un'assemblea, su probabili pressioni romane, 2 ore prima arrivava la revoca, giustificata dal fatto che non poteva essere concessa l'assemblea sindacale retribuita alla Ugl. «Uno sciopero importante per togliere spazio alle ambiguità e alle tattiche da bottega - ribadiscono i responsabili del coordinamento nazionale Rsu - Va rispedita al mittente l'ipotesi, contenuta nel protocollo firmato dai confederali con l'Eti, di far passare il contratto attraverso assemblee programmate in luglio, per poi magari firmare l'accordo tra luglio ed agosto, quando il personale per la maggior parte è in ferie». Intanto aumentano i timori per la Manifattura di Cava: dopo i proclami trionfali sul mantenimento dell'opificio, si registra una stasi nei lavori di trasferimento nei locali dell'ex Agenzia Tabacchi che non promette nulla di buono.
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