Tu sei qui: CronacaManganelli ai Vigili, plausi e polemiche
Inserito da (admin), mercoledì 8 agosto 2007 00:00:00
Dopo Salerno, anche Cava de'Tirreni dota la Polizia Locale del manganello, o mazzetta di segnalazione. La cultura del manganello fa proseliti nel progetto di sicurezza fra i Comuni del Salernitano, sull'esempio della città capoluogo. Infatti, anche le Amministrazioni di Nocera Inferiore, Vietri, Mercato San Severino, Cetara e Pisciotta chiedono di poter partecipare ai corsi di formazione e sicurezza ed ai progetti redatti dall'assessorato alla Qualità della Sicurezza.
A distanza di un anno dall'insediamento, Alfonso Senatore, l'assessore cavese al ramo, vince la sua battaglia: quella di dotare i Vigili Urbani della mazzetta di avvistamento. Dopo la costituzione dell'unità cinofila e l'intesa con le Guardie Verdi a cavallo, ieri è giunta la consegna dei manganelli. Il sindaco Luigi Gravagnuolo, l'assessore Alfonso Senatore es il comandante Filippo Meluso, presenti anche i consiglieri comunali Artemio Baldi e Nunzio Senatore, hanno effettuato l'operazione di consegna. «É un ulteriore passo in avanti nel progetto complessivo di città sicura», afferma l'assessore Alfonso Senatore.
Ed il comandante Filippo Meluso aggiunge: «Appronteremo un corso di aggiornamento per gli agenti inserendo una specifica per l'uso delle mazzette di segnalazione, che in sé costituiscono strumenti a corredo della divisa degli agenti di Polizia Locale, che servono per segnalare ai cittadini le direzioni di marcia in caso di incidenti o presso incroci regolati con semaforo disabilitato. La sicurezza dei cittadini viene garantita solo se si sa garantire la propria». Il sindaco Luigi Gravagnuolo mostra di gradire la novità: «Siamo in uno Stato democratico, Cava stessa ha radici profondamente democratiche, il nostro obiettivo è garantire sicurezza per i cittadini e per gli stessi agenti. E lo realizzeremo senza ledere alcuna libertà, ma nel rispetto reciproco».
Ad esclusione di Rifondazione Comunista, che ha chiesto che i manganelli non diventino un accessorio fisso della divisa e vengano utilizzati solo in momenti straordinari, la maggioranza della coalizione - "E Viva Cava", Sdi, Udeur e Margherita - si è schierata a sostegno del provvedimento adottato dalla Giunta Gravagnuolo, pur insistendo in alcune raccomandazioni. «Un uso intelligente ed adeguato al ruolo ed alla funzione della Polizia Locale, che non è un corpo adibito per l'ordine pubblico», dichiara Adolfo Salsano. «La mazzetta di avvistamento, o meglio identificato come manganello, è parte della dotazione», ribadisce Luigi Avella, segretario cittadino dello Sdi. Il partito del "sì" conquista consensi anche nella città. «Dimostreremo che le perplessità ed i dubbi manifestati scompariranno. Oltre alla funzione tipicamente di avvistamento, essi avranno solo ed esclusivamente una funzione di deterrente», conclude l'assessore Senatore.
Sul fronte del "no", Alfonso Laudato insiste: «É un'arma contundente e può provocare danni, ne chiediamo il ritiro urgente. Cava non può avallare la politica della violenza e dell'offesa». Antonio Barbuti, capogruppo di Unione Popolare, sottolinea che la dotazione della mazzetta di avvistamento è prevista dalla legge regionale: «Ma sarebbe stato necessario accompagnarla con un regolamento. E la Commissione consiliare alla Sicurezza ed il Consiglio comunale avrebbero potuto redarre un regolamento chiaro. Ancora una volta non si è voluto coinvolgere il consigliere comunale, che resta l'unico e vero interprete della volontà del popolo, essendone stato eletto direttamente».
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