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Cronaca

Mamma Lucia Serva di Dio, scoppia il caso

Inserito da (admin), giovedì 12 giugno 2008 00:00:00

Mamma Lucia Serva di Dio: i cavesi lo invocano, ma la Chiesa frena e la petizione, a dire dei firmatari, il Vescovo l'ha ormai sotterrata. A lanciare le accuse Antonio Apicella, il figlio di Lucia Pisapia, alias Mamma Lucia, e Teresa Barba, la prima firmataria della sottoscrizione popolare consegnata oltre 10 anni fa nelle mani di Mons. Beniamino De Palma, oggi Vescovo di Nola, ma disattesa anche dall'attuale presule Orazio Soricelli. «I preti di Cava non lo vogliono - tuona il figlio Antonio - evidentemente la sua opera durante la guerra e la testimonianza di fede di tutta una vita non sono sufficienti per portare avanti questa causa, che è già riconosciuta dal popolo».

Verso Mamma Lucia i sacerdoti usano lo stesso ostracismo che avevano nei confronti di Padre Pio, accusa Antonio Apicella. «Ogni settimana accompagnavo mamma da Padre Pio, con il quale si intratteneva per ore nella sua cella - rivela - Spero che alla fine ci sia anche per lei la riconoscenza della Chiesa. Non per arricchire il medagliere, non mi interessa, come non interessava a mia madre, che non ha mai accettato una ricompensa da nessuno, ma solo perché la sua opera sia un esempio per tutti. Per me e per quanti l'hanno conosciuta, è già una santa». Su Mamma Lucia si sono scritti libri, in Germania è quasi venerata, il presidente Pertini alla sua morte scrisse al sindaco ed alla famiglia, ma dalla Chiesa solo silenzio. Anche la piccola chiesetta al Purgatorio, quella dove si recava a pregare, è dimenticata ed in disuso da anni, è servita per qualche anno solo per farci il presepe.

«La mia famiglia, mio padre Oscar soprattutto, è stata sempre molto devota a Mamma Lucia. Una notte mi venne in sogno - racconta Teresa Barba - la vidi davanti alla sua chiesetta alzarsi ed abbracciarmi, poi altre coincidenze ed inviti a fare qualcosa per dare il giusto merito ad un tale esempio di pietas, mi convinsero ad avviare una sottoscrizione per richiedere all'allora Vescovo De Palma almeno di instradare un procedimento per verificare se ci fosse o meno la possibilità di un processo di canonizzazione quale Serva di Dio per Mamma Lucia. E raccogliemmo circa 400 firme. Ma la petizione è stata completamente ignorata. Sono veramente perplessa sia per un tale ostruzionismo che per l'indifferenza mostrata verso Mamma Lucia e quanti hanno avviato questa iniziativa».

Per la Curia, però, non ci sarebbero gli estremi per avviare una causa di canonizzazione, peraltro molto costosa. «La notorietà non è santità - afferma don Carlo Papa, vicario generale della Diocesi - Mons. Soricelli si è interessato anche negli ambienti romani, ma non disperiamo di poter fare qualcosa». In pratica manca il miracolo, ma secondo i postulatori dei processi di canonizzazione «l'obiettivo non sono i servi di Dio, ma i fedeli». «I santi, infatti, non hanno la necessità di essere chiamati tali, ma sono i fedeli ad aver bisogno che la Chiesa proponga continuamente nuovi modelli di santità, capaci di aiutarli ad interpretare in qualsiasi condizione di vita il messaggio evangelico», scrive Giovanni Giuriati. E per i cavesi Mamma Lucia è già santa.

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