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Cronaca

Mamma Lucia, ricordo indelebile

Inserito da (admin), venerdì 23 maggio 2008 00:00:00

Il ritrovamento dei resti di un soldato, presumibilmente tedesco, in località Croce, che nel '45 fu teatro cruento di scontri tra tedeschi ed alleati, alla vigilia dell'assegnazione del Premio Mamma Lucia alle donne coraggio, riporta la memoria della città indietro di 62 anni. Fu proprio nel maggio-giugno del '46 che prese l'avvio l'epopea di una madre, Mamma Lucia, la popolana cavese che percorse valli e sentieri, colline e boschi, alla ricerca dei resti di soldati caduti, da restituire al seno delle madri. Fu un grande atto di amore e di solidarietà che solo una madre può compiere. D'improvviso la chiesa di S. Giacomo, dove furono deposti i cassettini dei resti dei soldati prima di essere inviati in Germania, e la storia umana e soprattutto la grande pietas di Mamma Lucia ritornano nella mente e nei cuori dei cavesi.

Nacque a S. Arcangelo il 18 novembre del 1887, ottava figlia di una famiglia numerosa e religiosa. Un amore per gli altri che animò sempre la sua vita e l'inizio di quella storia che la rese nota in tutta l'Europa, tanto da essere definita "mutter der gefallenen", fu dettato dall'orrore e dal dolore della guerra, come scrisse Fernando Salsano sull'Osservatore Romano. Divenne madre di tutti gli sconosciuti giovani caduti nella sua terra e sorella di tutte le mamme che avevano atteso il ritorno dei figli. Fu questo amore che la spinse all'azione per quelli che ella definiva i poveri figli di mamma. Ed accompagnata dalla fedele compagna Carmela Matonti, iniziò quello che il giornalista Raffaele Senatore definì nel suo libro il pellegrinaggio d'amore e di pietà cristiana di Mamma Lucia e, tra pericoli ed incomprensioni, il recupero dei corpi dei soldati. Momenti difficili per Mamma Lucia, che seppe superare perché animata da una grande fede e, soprattutto, divorata dall'amore di madre.

I primi cassettini con le ossa furono depositate nella chiesa di S. Giacomo, oggi conosciuta meglio come la chiesa di Mamma Lucia e divenuta il tempio dell'amore e della solidarietà. Nonostante la fama crescesse intorno a questa umile donna (premio Motta, visita in Germania, ricevuta da ministri e da ambasciatori, ricercata da giornalisti e da scrittori), Mamma Lucia conservò intatto il suo stile di vita e rimase la popolana di sempre a servizio degli altri. Quella che il grande latinista Riccardo Avallone definiva la leggendaria Mamma Lucia si spense nell'82, all'età di 95 anni. I suoi funerali furono un'apoteosi. Il poeta Oreste Vardaro così la cantò: «La chiesetta è il tuo respiro/ ove lassi la tua vita/ sei la santa buona e mite/sei la mamma del soldato».

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