Tu sei qui: CronacaLocali sovraffollati a Cava de' Tirreni: Polichetti propone comitato per la sicurezza
Inserito da (redazioneip), domenica 9 dicembre 2018 17:51:32
Dopo il drammatico episodio di Ancona, che ha sconvolto tutta la Nazione, Mario Polichetti, delegato agli Enti locali per Fials provinciale, ha lanciato un appello al prefetto di Salerno: realizzare un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica sulle attività notturne a Cava de' Tirreni.
«Le ultime operazioni dei carabinieri a Cava de' Tirreni raccontano di locali strapieni nonostante il limite che dovrebbe essere rispettato. - ha esordito il sindacalista salernitano nell'intervista su salernotoday.it - Su questo la politica e gli uffici del Comune di Cava de' Tirreni non possono più girare la testa e sacrificare la sicurezza solo per il bene dell'economia locale. Piangere vite umane non è accettabile e, seppur dopo una tragedia che poteva essere evitate, è doveroso fare qualcosa di concreto».
Da qui, l'appello al prefetto: «Cava al momento rappresenta la capitale invernale della movida in provincia di Salerno. I suoi locali hanno scalzato quelli del capoluogo tra le preferenze dei giovani. I venerdì metelliani sono noti e basta guardare i social per rendersi conto di posti pieni zeppi di persone oltre il limite. Il prefetto convochi il sindaco Vincenzo Servalli e tutte le autorità competenti per discutere sul da farsi in vista delle prossime festività natalizie. Non si tratta di sciacallaggio o mero opportunismo, si chiama solo sicurezza».
Un incontro che, secondo Polichetti, deve dare il via a una programmazione seria sull'argomento. «Ovviamente il problema non investe solo Cava de' Tirreni, ma ogni città che può contare su locali notturni dove i giovani e non vanno a divertirsi.Quindi, tra estate e inverno, penso anche a Salerno, Pontecagnano Faiano, Vietri sul Mare, Amalfi, Maiori, Minori, Cetara, Camerota, Agropoli, Pollica Acciaroli, Centola Palinuro e tanti altri. Ultimamente ho letto di un'attività chiusa temporaneamente a San Valentino Torio perché non censita da 15 anni. La chiusura temporanea è avvenuta solo ora. Mi chiedo però dove sono state le istituzioni in questo lasso di tempo. Forse aspettavano la solita denuncia anonima prima di agire».
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