Tu sei qui: CronacaLo Scapolatiello omaggia Di Giacomo
Inserito da (admin), lunedì 15 dicembre 2003 00:00:00
All'Hotel Scapolatiello sono stati ricordati, con lo scoprimento di una targa marmorea, i soggiorni del poeta Salvatore Di Giacomo in compagnia della moglie Elisa Avigliano, di origine cavese. Sono intervenuti il sindaco Alfredo Messina, Alfonso Andria, presidente della Provincia, l'editore Tommaso Avagliano e Toni Iermano, studioso di Salvatore Di Giacomo e docente all'Università di Cassino. Mariano Rigillo curerà il recital «Caffè Gambrinus».
La manifestazione è l'omaggio che la famiglia Scapolatiello - tra l'altro l'anno scorso festeggiò i 180 anni della sua storia con un pregevole e raffinato libricino - ha voluto rendere ad uno dei maggiori poeti di fine Ottocento, ospite in più riprese dell'albergo. Già nei mesi scorsi l'editore Tommaso Avagliano con un lungo articolo aveva preso in esame le numerose cartoline e scritti riferentisi alle villeggiature cavesi di Salvatore Di Giacomo. In particolare ci piace ricordare una lettera indirizzata dall'albergo Scapolatiello all'amico Postiglione il 2 aprile 1918 Venerdì santo: «Siamo qui tra rose magnifiche, pastiera, salsiccia con broccoli, provolone, capretto, polli, ricotta salata, mele ed arance». Ed ancora: «L'acqua della Frestola ha tante propietà straordinarie, altro che Fiuggi». A trascinarlo a Cava, anche se all'inizio non voleva, era stata la moglie Elisa Avigliano che proveniva da famiglia cavese e desiderava tornare spesso in vacanza nei luoghi della sua infanzia.
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