Tu sei qui: Cronaca"Les Amis", battaglia contro l'abbattimento
Inserito da (admin), martedì 8 aprile 2008 00:00:00
Impedito l'abbattimento del campo da tennis e del poligono di tiro in località Castagneto: barricate dei soci del circolo "Les Amis", cartelloni, cancelli sprangati, auto sistemate davanti all'entrata. È la storia di un'intricata vicenda giudiziaria, che nella giornata di ieri ha vissuto momenti di grande tensione: da una parte i nuovi acquirenti, forti di un'ordinanza di abbattimento firmata dal Comune e già pronti con una ditta specializzata a provvedere alla demolizione; dall'altra soci e proprietari del terreno, decisi ad impedire l'accesso, costi quel che costi.
«Dobbiamo attendere l'esito dei giudizi amministrativi e penali, essi faranno certamente giustizia e ci restituiranno ciò che è sempre stato nostro», afferma il geometra Raffaele Silvestro, fino al 2005 amministratore delegato e tra i fondatori del circolo "Les Amis" insieme a tanti della frazione Castagneto. È in corso da tempo una lunga battaglia legale: da una parte l'avv. Lucio Pisapia, dall'altra l'avv. Fabio Siani. Già dalle prime ore di ieri i soci del circolo si erano dati appuntamento ed avevano provveduto a sbarrare l'accesso. «Non possiamo permettere - dice Massimo Pellegrino, responsabile del poligono di tiro - l'abbattimento di una struttura che nel corso degli anni è diventato un fiore all'occhiello, noto in provincia ed oltre, e che conta oltre mille soci che usufruiscono dell'impianto di tiro».
Nel 1979 nacque l'associazione culturale, ricreativa e sportiva "Les Amis" e fu costruito un capannone dove furono sistemati dei campi di bocce: un manufatto abusivo per il quale fu chiesto nell'85 il condono. Successivamente furono creati un campo da tennis ed il poligono da tiro, per il quale Carlo Passerini e Fernando Pellegrino si prodigarono per renderlo una struttura idonea e funzionante. Anche per queste due nuove strutture non è stato mai chiesto il condono. Nel 2005 Vincenzo Silvestro, nipote del fondatore Raffaele, gli successe nella carica di amministratore ed avviò le trattative per la vendita della struttura. I soci lo diffidarono, ma lui il 12 gennaio 2007 chiuse l'accordo con la società "Antichi Sapori" di Andrea De Rosa.
«Oggi sono i legittimi proprietari e vogliono regolarizzare la situazione. La struttura non ha ancora avuto il condono, né potrà averlo se non sana con l'abbattimento lo stato dei luoghi, buttando a terra il campo da tennis ed il poligono. Circa il futuro, non ci sono preoccupazioni - spiega l'avv. Fabio Siani - è zona sportiva e tale rimarrà. È in preparazione un progetto di riqualificazione, che certamente sarà a vantaggio della frazione e dell'intera città». D'altra si insiste: l'atto stipulato è illegittimo, in quanto ha previsto la vendita di manufatti abusivi e sono in corso una serie di giudizi contro l'amministratore delegato, soprattutto è stato impugnato l'atto di vendita. «Dovrà essere un magistrato a deciderlo e non le querelle di paese. Noi, intanto, denunciamo che ci è stato impedito l'accesso e chiederemo al magistrato l'autorizzazione ad abbattere le opere abusive», ribatte Fabio Siani.
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