Tu sei qui: CronacaLa comunità rovese piange la scomparsa di Emilio Sorrentino
Inserito da (admin), mercoledì 6 marzo 2013 00:00:00
Il cammino terreno è pregno d’insidie, ma quando è percorso con sani intenti, a favore della collettività, il risultato lo si rileva nel giorno del nostro passaggio alla vita eterna. Alle 21 di lunedì 4 marzo, nell’amena località di Santa Maria del Rovo, ai piedi del Colle di San Martino, il nostro concittadino Emilio Sorrentino, un giovanotto di soli 71 anni, ha voluto lasciare le sue spoglie mortali su questa terra, lasciando salire la sua anima al cospetto del volto Santo di Dio.
Penultimo figlio di 8 fratelli e sorelle dei defunti Andrea Sorrentino e Rosa D’Amato, stimata famiglia “rovese”, che ben ha rappresentato l’origine storica della ridente frazione. Una persona che dell’umiltà aveva fatto la sua ragione di vita, sempre rispettoso delle regole e dall’alto senso civico, distinguendosi anche nel corso dell’impegno militare, quale sottufficiale di complemento nell’Esercito Italiano. Pensionato delle FF.SS., dalle quali negli anni ’80 si congedò con il riconoscimento di “ferito in servizio e per causa di servizio”.
Notevole il suo impegno nel sociale, dapprima con attività sportive nella locale sezione cittadina del Dopolavoro ferroviario, ove ancora oggi sono memorabili le partecipazioni al torneo di calcio aziendale “Città de La Cava”, poi nell’ambito della parrocchia di Santa Maria del Rovo, cooperando attivamente con il Parroco, Don Francesco Della Monica, laddove lo si ricorda per il suo costante impegno nel recupero e nella ristrutturazione del Santuario della Madonna del Rovo, dopo la parziale distruzione ed inagibilità dovuta al sisma del 23 novembre 1980. La sua opera è nota anche per la rivalorizzazione dell’eremo di San Martino, un tempo detto “de Forma”.
Tutti coloro che hanno avuto la fortuna di vivere accanto a Emilio sono consapevoli di aver conosciuto una persona rara e preziosa, sempre sensibile alle necessità altrui e prodigo nel sostenere gli altri, non solo sotto l’aspetto morale. Ci ha fornito l’esempio di uno stile di vita improntato su valori intramontabili, ereditati dalla sua famiglia d’origine.
Sposato con Giuseppina Avagliano, già insegnante di scuola primaria e dell’infanzia e poi “Maestra tabacchina” presso la locale Manifattura Tabacchi cittadina, Emilio è stato l’affettuoso papà di tre stupendi figli: Danilo, primogenito, vice ispettore del Corpo Forestale dello Stato, già elicotterista presso il Centro Operativo Elicotteri del C.F.S., ora Comandante della Stazione del C.F.S. di Mercato San Severino; Gianluca, programmatore informatico presso il Consorzio GLOSSA - Società di Servizi Informatici in Castel dell’Ovo Napoli; Morena, ingegnere biomedico, manager e caporeparto del Packing FC presso lo stabilimento di produzione Procter&Gamble di Gattatico (RE), nonché amorevole nonno di Emilio, Giorgia, Rossella, Maria e Federico.
L’assiepata chiesa di Santa Maria del Rovo ha visto la commossa partecipazione dei vertici regionali e provinciali del Corpo Forestale dello Stato, di tante autorità provinciali e comunali e, oltre ai parenti, di tantissimi amici e conoscenti, che non hanno mancato di stringersi accanto ai familiari. A noi che restiamo su questa terra, ha scritto il figlio Danilo, piace pensare che, come il buio della notte lascia il posto al chiarore dell’aurora, l’estremo saluto ad Emilio sia solo un arrivederci.
Livio Trapanese
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