Tu sei qui: CronacaInterdittiva antimafia alla ditta, stop ai lavori di Villa Rende
Inserito da (admin), martedì 10 novembre 2015 00:00:00
È a rischio l’ultimazione dei lavori di riqualificazione e restyling di Villa Rende, in località Pianesi, proprio quando mancava ormai poco al completamento. La ditta appaltatrice è stata colpita da un’interdittiva antimafia, che ha, almeno per il momento, compromesso la possibilità di portare a termine in tempi brevi i cantieri aperti sul secondo lotto dell’immobile comunale.
Giunta la comunicazione a Palazzo di Città da parte della Prefettura, la macchina amministrativa si è mossa per porre rimedio alla questione. L’obiettivo è evitare che un’ennesima battuta d’arresto possa compromettere il regolare compimento dell’opera di recupero e messa a nuovo della Villa, che, considerata bene di interesse storico-architettonico, attende ormai dal terremoto del 1980 di ritrovare il suo antico splendore di residenza settecentesca, che nel corso degli anni fu oggetto di una serie di ampliamenti fino alla realizzazione, negli anni ’50, di un’ala che ospitava il reparto di Geriatria dell’Ospedale Civile di “Santa Maria dell’Olmo”.
A finire nel mirino della Prefettura l’associazione temporanea di imprese con sede legale nella provincia di Caserta, assegnataria dei lavori ed il cui progetto esecutivo delle opere da effettuare sul secondo lotto del complesso di Villa Rende era stato approvato - nel febbraio del 2013 - con un finanziamento di oltre 1 milione e 500mila euro. Alla luce del provvedimento - che costituisce una misura preventiva volta a colpire l’azione della criminalità organizzata, impedendole di avere rapporti contrattuali con la Pubblica Amministrazione - il Comune di Cava de’ Tirreni non ha esitato a fare chiarezza sulla questione, anche se maggiori dettagli arriveranno solo nelle prossime ore.
Nella maggior parte dei casi - non essendoci le condizioni basilari affinché la ditta appaltatrice possa portare a termine le opere in corso - episodi del genere comportano la chiusura dei rapporti. E potrebbe essere proprio questa la direzione verso la quale starebbe pensando di muoversi l’Amministrazione. Tra i corridoi di Palazzo di Città è trapelato che all’impresa esecutrice sarebbe già stato comunicato l’avvio di procedimento per la rescissione del contratto, ciò nonostante occorrerà più tempo per definire in maniera dettagliata il da farsi. La priorità resta, ad ogni modo, sciogliere l’impegno con l’attuale ditta esecutrice dei lavori e solo allora si potrà procedere, contattando l’impresa immediatamente successiva nella graduatoria d’appalto ed affidandole, qualora disponibile, la prosecuzione e l’ultimazione dei lavori.
A quanto pare, però, la problematica - che ha riguardato in passato ed in maniera analoga anche altri Comuni limitrofi - è già stata segnalata alla Regione sulla base del fatto che i lavori di riqualificazione del complesso storico sono finanziati da fondi europei che rientrano nel programma “Più Europa”, in modo tale da poter agire in tempo utile affinché non si rischi la perdita dei finanziamenti, considerato anche che l’inconveniente emerso non dipende dalla volontà dell’Amministrazione.
«Il fatto che i lavori fossero prossimi al completamento - ha precisato il vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici, Nunzio Senatore - rende ancora più complicata la vicenda. Stiamo cercando di risolvere la questione quanto prima, così da non sprecare altro tempo prezioso, considerato che la tabella di marcia dei lavori aveva fatto già registrare qualche ritardo».
Giuseppe Ferrara
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