Tu sei qui: CronacaIncubo furti, allarme in città
Inserito da La Redazione (admin), martedì 12 giugno 2012 00:00:00
Si ripetono ormai con repentina frequenza episodi di micro criminalità nella “città dei portici”. Dopo il furto di diversi computer e di una decina di monitor al Liceo Scientifico “Genoino” e di alcuni materiali elettrici nella Sala del Regno dei Testimoni di Geova di via Ernesto Di Marino, ultimo in ordine cronologico si segnala il “colpo” effettuato da due persone, presumibilmente di origine straniera, in un appartamento di via Vittorio Veneto.
I malviventi, favoriti dall’assenza della proprietaria e con l’aiuto di alcuni attrezzi (tra cui uno scalpellino, un flex ed un piede di porco), hanno scassinato la cassaforte di casa, portando via denaro ed oggetti preziosi. Nel fuggire dall’appartamento i due sono stati sorpresi dalla figlia della proprietaria, la quale, dopo lo shock iniziale, ha cominciato ad inseguire i due fuggitivi, che però hanno fatto perdere le loro tracce.
Un particolare potrebbe, però, tradire i ladri. Nel darsela a gambe hanno infatti perso gli arnesi utilizzati per lo scasso. Arnesi su cui vi erano ancora apposti i marchi ed i prezzi del negozio di casalinghi dove erano stati comprati. Per risalire all’identità dei due ora le Forze dell’ordine stanno studiando le immagini ricavate dalle telecamere del punto vendita.
Via Vittorio Veneto non è, comunque, nuova ad episodi simili. Circa un anno fa solo la presenza in casa di una donna anziana mise in fuga i malviventi, che avevano già perforato la maniglia della finestra e che si stavano accingendo a fare irruzione in un appartamento della zona. Ma si ricorda anche un caso analogo che cinque mesi fa ebbe come “protagonista” un’abitazione di Viale Garibaldi (nelle immediate vicinanze di via Veneto), allorquando soggetti sempre di origine straniera portarono via soldi ed oggetti di valore, per un bottino complessivo di circa 10mila euro.
Quanto al furto alla Sala del Regno ed al Liceo “Genoino”, secondo alcune ricostruzioni vi potrebbero essere dei collegamenti. Si presume, infatti, che gli autori delle razzie possano essere gli stessi, anche se al momento non ci sono ancora conferme. La stessa dirigente dell’istituto scolastico di via Di Marino, Maria Olmina D’Arienzo, avrebbe allontanato tale ipotesi, riponendo nel frattempo piena fiducia nell’operato delle Forze dell’ordine, che anche in questo caso stanno vagliando i filmati delle telecamere.
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