Tu sei qui: CronacaIn bagno col cartellino, sciopera il ‘Ragioneria'
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 22 ottobre 2002 00:00:00
«Cartellini per andare in bagno? No, grazie»: questa la motivazione dello sciopero che ieri e questa mattina ha interessato i 1.200 studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale "Matteo Della Corte" (nella foto) di Cava. Sono stati introdotti due cartellini per gli studenti, uno ordinario e l'altro di emergenza, per usufruire dell'uscita dall'aula. Un provvedimento preventivo per la sicurezza dei ragazzi e la tranquillità delle famiglie, oltre che per difendere il buon nome della scuola, frutto di un duro lavoro svolto in dieci anni dal corpo docente e non. «È uno sciopero strumentale - afferma Alfonso Boniello, vicepreside dell'Istituto - perché il fatto dei cartellini, estrapolato da un pacchetto complessivo, atto alla tutela dei ragazzi, non può essere che strumentale e banale. L'Istituto conta 50 classi, 1.200 studenti, 150 docenti e 40 persone non docenti: un piccolo villaggio che deve darsi delle regole e delle forme di tutela. Dai riscontri effettuati con il professore Carmine Pagano, ho notato che non ci sono più estranei nei corridoi, che l'uso dei servizi igienici è più corretto e l'aria più respirabile. Un risultato soddisfacente». Ma questo non è l'unico provvedimento preso a tutela degli studenti. «Abbiamo istituito - continua Alfonso Boniello - un servizio sanitario per i ragazzi, unico in tutta la Regione, per l'intera durata dell'orario scolastico. Il dottor Umberto Peduso effettuerà uno screening sulla popolazione scolastica. Abbiamo assicurato, in accordo con il Cstp, corse straordinarie per Nocera e Siano subito dopo l'orario. Abbiamo vietato agli studenti con il motorino l'ingresso al parcheggio della scuola se non in possesso del casco». I cartellini per regolare le uscite dalle aule sono un esperimento. «Il progetto prevede - conclude il vicario - non solo cartellini per ogni studente, ma anche per i professori e per il personale non docente». «Vogliono controllarci in ogni momento della giornata - ribatte una studentessa quindicenne - limitando la nostra libertà». «Ci sono altre disfunzioni da affrontare - rincara un'altra allieva - come il tetto in amianto e l'aula magna, piccola per ospitare le nostre assemblee». «Apprezziamo l'impegno dei docenti - è un altro commento tra la scolaresca - ma avremmo preferito che se ne discutesse con noi».
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