Tu sei qui: CronacaIl Complicatore, figura in forte espansione nella nostra società
Inserito da (Redazione), lunedì 6 febbraio 2017 18:55:48
di Christian de Iuliis
Per contrastare la forte disoccupazione, specie giovanile, già da qualche anno si sta facendo largo nella pubblica amministrazione, la figura del Complicatore.
Il Complicatore tecnicamente è una figura pseudo-professionale della quale nessuno prima della sua comparsa sentiva la mancanza, anzi non si pensava neanche che in quella posizione mancasse qualcuno, anche perché il Complicatore viene assunto per sorvegliare procedimenti che funzionavano benissimo prima del suo arrivo oppure che non esistevano affatto e che vengono creati apposta per fornire il Complicatore di un posto di lavoro.
Nel 95% dei casi il Complicatore lavora dotato di un computer, anzi, nella maggior parte, dei casi è proprio l'arrivo del computer a giustificare la presenza di un Complicatore. Tuttavia succede quasi sempre che il Complicatore non è perfettamente capace di utilizzare il computer, il che aggiunge complessità a quello che è già complicato di suo.
Il Complicatore può essere sia maschio che femmina. Ma ovviamente un Complicatore donna è molto più ostico di un Complicatore uomo perché geneticamente indisponibile a farsi convincere anche con argomenti di assoluto buon senso.
Un Complicatore particolarmente abile riesce non solo a conservare il lavoro per sé, ma ad originare le condizioni per far assumere intorno a sé altri complicatori, che tecnicamente dovrebbero aiutarlo a dirimere le questioni che egli stesso ha generato. Costruendo un vero capolavoro del complicato.
Particolarmente affascinante è il processo della genesi del Complicatore. Di sicuro il Compliatore nasce in seguito ad una nuova legge, un nuovo paletto assolutamente inutile che il legislatore, improvvisamente, inventa per regolare qualcosa che prima di allora funzionava benissimo. A questo punto, generalmente, appare l'ufficio del Complicatore, a volte in comunione con altri impiegati o dirigenti, quando risulta possibile, invece, si tratta proprio di un ufficio nuovo con tanto di targa all'ingresso e scrivania in finta noce. A quel punto compare anche il Complicatore con il suo bagaglio di sapienza e indisponenza, pronto a porsi come paladino della nuova legge della quale è a conoscenza solamente lui e che, tra le tante cose, prevede per i trasgressori sanzioni e pene severissime alla stregua di un omicidio preterintenzionale.
Trattare con un Complicatore è un operazione sempre molto delicata. Esistono differenti scuole di pensiero; alcuni ritengono che con il Complicatore occorra mostrarsi assolutamente intransigenti, sfidandolo quindi sul suo stesso terreno a colpi di citazioni di sentenze del Consiglio di Stato, altri preferiscono percorrere la strada morbida ponendosi in modo affabile, fino a tentare premurose prove di corruzione. L'importante, però, è riuscire sempre a trovare una replica alle famigerate frasi del Complicatore.
Ecco la classifica delle cinque frasi più ricorrenti e pericolose ad uso del Complicatore.
- Al quinto posto - "Non dipende da me". Si tratta di una frase mutuata direttamente dai meccanismi militari, dove alla richiesta di spiegazioni viene sempre invocato un presunto superiore che impartirebbe ordini irrevocabili e a volte anche inspiegabili. Anche il Complicatore quando il procedimento volge inaspettatamente verso una soluzione è sempre in grado di teorizzare la presenza di un superiore tanto invisibile quanto irraggiungibile, che si oppone alla felice conclusione della vicenda.
- Al quarto posto - "Non vada di fretta. Ci vuole il tempo che ci vuole". Il Complicatore pronuncia questa frase solitamente a seguito della, sacrosanta, preghiera di accelerare un po' la pratica da parte dell'instante. La accompagna con un espressione di sofferenza e con gesti delle mani che indicano pile di altre pratiche che sostano sulla sua scrivania, sugli scaffali e sul pavimento già da mesi. Di solito per rinforzare il concetto il Complicatore aggiunge anche: "purtroppo sono da solo e devo fare tutto io". Da qui l'esigenza di avere al suo fianco altri collaboratori Complicatori, mentre lui si prende una settimana di ferie pagate per curarsi lo stress.
- Al terzo posto - "Purtroppo il sistema mi da errore". Come si è detto, il Complicatore ignora l'uso del computer o comunque è in grado di usarlo molto peggio del cittadino medio che vorrebbe andare in suo soccorso e spesso, esasperato, ci va. Quando bisogna inserire i dati nel computer, quindi, c'è sempre qualcosa che non funziona, il formato dei file non è corretto, è troppo grande, ha un nome sbagliato, va firmato digitalmente eccetera. C'è anche da dire, ma solo a parziale sua discolpa, che chi confeziona il programma per il Complicatore è anch'esso un Complicatore.
- Al secondo posto - "C'è bisogno di un integrazione". In genere i documenti che vengono richiesti dal Complicatore costituiscono sempre una massa spropositata. Anche perché la maggior parte delle volte il Complicatore richiede, pure ripetutamente, documenti già in suo possesso, che potrebbe trovare se solo li avesse archiviati (ma questo confliggerebbe con il suo essere Complicatore). Inoltre il numero di copie presentate non è mai sufficiente, ne manca sempre almeno una che il Complicatore non produrrà mai autonomamente, nonostante abbia in dotazione una fotocopiatrice nuova e perfettamente funzionante. E comunque anche quando c'è tutto, manca sempre almeno una marca da bollo.
- Al primo posto - "C'è bisogno di fare l'istruttoria". L'istruttoria è uno dei grandi misteri della burocrazia italiana. Ogni cosa, anche la più semplice e banale, merita un'istruttoria condotta non si sa da chi e in che modo, ma soprattutto non si sa quando (e qui si ritorna alla frase del quarto posto) ma dalla quale scaturirà una lunga relazione nella quale, per la migliore delle ipotesi, si ribadiranno cose già note mentre nella peggiore si richiederanno nuovi chiarimenti (di cui alcuni incomprensibili che ci riportano alla frase al quinto posto) che meritano nuove trasmissioni di documenti (tornando dunque alla frase del punto precedente). Ciò che, invece, è assolutamente certo è che l'istruttoria non avviene mai gratuitamente, ma necessità di un pagamento, che poi, sostanzialmente costituisce parte dello stipendio del Complicatore.
Combattere il Complicatore, o meglio la tribù dei Complicatori contemporanei è pressoché impossibile, la nemesi perfetta avviene solo quando il Complicatore, per faccende sue personali, si trova a fronteggiare un altro Complicatore, magari più ostico di lui, con rischio di fissione nucleare.
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