Il Portico Costiera Amalfitana

Silenzio, preghiera e raccoglimento hanno accompagnato l’esposizione della statua del Bambin Gesù, che nel fine settimana ha “abbracciato” le migliaia di fedeli accorsi al Santuario di San Francesco e Sant’Antonio. Ad un anno di distanza dal presunto evento straordinario, il Bambinello che, acquistato da fra’ Gigino in Terra Santa, avrebbe versato lacrime di sangue nelle stanze del Convento nella notte tra il 22 ed il 23 ottobre 2010, è stato mostrato per la prima volta alla comunità parrocchiale e non solo.

File interminabili di persone, preghiere di speranza, invocazioni e richieste di grazia hanno accompagnato la sua venerazione. Circondato da una meravigliosa composizione di orchidee bianche e protetto da una teca trasparente, la statua originaria della Spagna è stata posta nel Cenacolo. Sul suo volto alcun segno della probabile lacrimazione, anche se secondo alcuni ben informati il “liquido rosso” sarebbe stato accuratamente conservato in un’ampollina.

La venerazione del Bambinello, interpretata da Padre Luigi Petrone come vera occasione di conversione del cuore e delle opere, sabato e domenica scorsa ha quindi richiamato migliaia di fedeli anche da fuori Regione. E c’è stato chi non ha perso l'occasione per richiedere la sua intercessione, rilasciando accanto alla teca la foto dei propri cari, mentre altri hanno inoltrato preghiere di speranza e di pace per l’intera umanità.

Fatto sta che, a detta di diversi visitatori, il volto del Bambinello è parso come “testimone” della sofferenza e dei mali del mondo. Ragion per cui, stando anche a quanto affermato dal rettore del Santuario, bisognerà continuare incessantemente nella preghiera e nell’invocazione di Gesù Cristo.

Al momento non si conoscono ancora le date circa le prossime esposizioni della statua in legno. Di sicuro, appena saranno terminati i lavori nella cappella sul Monte delle Beatitudini - luogo a ridosso del Convento - il Bambinello sarà portato via dal Cenacolo, trasferito lì e circondato da tanti ulivi, simbolo della pace.