Tu sei qui: CronacaI Vigili cacciano il sassofonista, la gente si ribella
Inserito da (admin), lunedì 6 dicembre 2004 00:00:00
Note di un sax sotto i portici. Clandestine. Vengono da lontano: dalla Romania. Ma ad un commerciante, dall'altro lato della strada, danno fastidio. Chiama il Comando dei Vigili per farle smettere. Poco dopo, la pattuglia in servizio al centro interviene, si avvicina al musicista solitario e gli chiede: «Ha l'autorizzazione?». Scontata la risposta negativa. «Allora qui non può stare», ribattono i Vigili. Ma accade una cosa inaspettata: la gente si ferma, fa capannello, chiede cosa sta avvenendo e prende le difese del rumeno. «Lasciatelo stare, non fa niente di male», «Ma che fastidio dà, oltretutto suona anche bene», «Se lo cacciate, allora dovete cacciare anche tutti gli altri». Poche decine di metri più in là, infatti, inizia il mercatino dei cd e dvd di musica, giochi per computer e play station su improvvisati banchetti di cartone sotto i portici, con gli extracomunitari di colore sempre sul chi va là, pronti a fuggire al primo segnale di pericolo. Confuso e sconfortato, Dimitru Ciprian Murenta inizia a riporre il sax nella custodia e chiudere il piccolo amplificatore con il diffusore, cercando di spiegare le sue ragioni in un italiano stentato: «Non mi hanno mai detto niente. Non è mai successo, neppure nelle altre città». Intanto, la gente aumenta, fa ressa, si informa. I Vigili, naturalmente, devono far rispettare la legge, ma anche i più duri hanno un cuore. Poi, tra poco è Natale e si è più buoni per forza. Ecco, allora, il secondo colpo di scena. «Faccia una cosa - dicono a Ciprian - ci segua. Andiamo al Comune». Spunta la soluzione, inaspettata e quanto mai desiderata: l'autorizzazione. Poco più in là passeggiano un assessore, Alfonso Laudato, ed un consigliere, Emilio Maddalo. Si fermano, si informano e si aggregano alla carovana. Tutti insieme arrivano in Municipio. Alla segreteria del sindaco preparano una richiesta e pochi minuti dopo Messina in persona sottoscrive l'autorizzazione. Finisce così l'avventura del 36enne rumeno, elettricista con la passione della musica: il suo unico sostentamento, aspettando tempi migliori. Ed eccolo di nuovo sotto i portici, felice e con l'autorizzazione in tasca: «Brava gente i cavesi». Malgrado tutto.
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