Tu sei qui: CronacaI commercianti dichiarano guerra al Comune
Inserito da (admin), venerdì 13 febbraio 2004 00:00:00
Durissima replica dell'Ascom alla decisione del sindaco Messina di rivedere l'ordinanza delle aperture dei negozi e consentire, già da questa domenica, una deroga per fotografi, negozianti di giocattoli e vestiti di Carnevale. «Mai più allo stesso tavolo. L'assessore Siani - tuona Luigi Trotta, presidente dell'Ascom - farebbe bene a dimettersi, accollandosi le responsabilità della rottura dei rapporti con le associazioni di categoria, visto che è venuto meno a quanto concertato». Sullo stesso fronte la Confesercenti. «Non ci può essere più dialogo - dice il presidente Aldo Trezza - con quest'Amministrazione. Se l'ordinanza in vigore diventa carta straccia si dovrebbe dimettere il dirigente Maurizio Avagliano, che ha dato la sua parola che nulla sarebbe cambiato rispetto a quanto deciso». La direttiva del sindaco potrebbe essere il primo passo verso la completa liberalizzazione delle aperture. «Siamo un Comune riconosciuto dalla regione a vocazione turistica - ha spiegato il sindaco Messina - e, pertanto, non tocca a noi regolamentare le aperture degli esercizi commerciali, che sono invece decise da un'apposita legge regionale». Ma le associazioni dei commercianti non ci stanno. «È clamoroso - dice Trotta - che, per accogliere la richiesta di deroga di un solo negozio di giocattoli, è stato stracciato un accordo con le associazioni di categoria. Si vuole cogliere il pretesto per favorire i soliti amici». Ma sott'accusa è la reale rappresentatività delle due associazioni. «Non possiamo negare - afferma Fabio Siani, assessore al Commercio - le richieste di aperture che ci pervengono. Probabilmente, le due associazioni non sono rappresentative della categoria e farebbero bene a risolvere le loro contraddizioni. Con l'ordinanza che è ancora in vigore furono accolte le richieste di Ascom e Confesercenti per l'apertura domenicale solo l'ultima settimana di ogni mese. Una forzatura che non avrebbe retto ad un ricorso al Tar, peraltro già annunciato da altri esercenti sul territorio». Un nuovo braccio di ferro tra rappresentanti dei commercianti ed Amministrazione. «Abbiamo già dimostrato - dichiara Trotta - la nostra compattezza lo scorso novembre, quando analogamente il sindaco cambiò quanto stabilito, decidendo l'apertura domenicale. Nessuno dei commercianti aderì, ora la storia si ripete. Probabilmente, è questa Amministrazione che non è rappresentativa dei commercianti. Ne prendiamo atto e certamente, quando saremo chiamati a dare il nostro sostegno elettorale, saremo più accorti, anzi chiederemo garanzie scritte».
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