Tu sei qui: CronacaGiro di squillo dell'Est, denunciato un cavese
Inserito da (admin), martedì 19 settembre 2006 00:00:00
Un consigliere comunale di maggioranza di Pompei affida ad un'agenzia immobiliare un'abitazione in via Nolana per affittarla. Un uomo di Cava de'Tirreni, Domenico M., di 45 anni, firma il contratto di locazione con l'agenzia. Però l'uomo, poi denunciato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, non ha mai occupato quell'appartamento che si trova alle spalle del Santuario. Nell'abitazione del consigliere, che secondo le indagini della Polizia è totalmente estraneo ai fatti, c'erano 8 rumeni, di cui 4 donne. Una delle rumene, Florina Marin, conosciuta con il nome di Selvaggia, 30 anni, con precedenti per associazione per delinquere di stampo mafioso, è stata arrestata perché su di lei pendeva un mandato di cattura per sfruttamento della prostituzione emesso dalla Procura di Catania.
Secondo la Polizia, diretta dal commissario capo Vincenzo Centoletti, che alle 14 di ieri ha fatto irruzione nell'appartamento, la donna arrestata gestiva un giro di prostituzione tra Salerno e provincia, sfruttando le connazionali clandestine trovate in sua compagnia al momento del blitz. La donna, infatti, è sospettata di reclutare donne dall'Est per avviarle, dietro false promesse di lavoro e del permesso di soggiorno, alla prostituzione. La Polizia, che continua ad indagare per risalire ai locali dove avvenivano gli incontri, ha escluso che nella casa pompeiana fossero ricevuti i clienti. Per 4 stranieri è stato adottato il provvedimento di espulsione dall'Italia. Altri 3, arrivati ieri con il visto dell'Austria, sono stati invitati a mettersi in regola con il permesso di soggiorno. Gli investigatori stanno indagando anche per definire il ruolo del firmatario del contratto di locazione.
La Polizia da giorni, in seguito ad un'intensa attività investigativa, teneva d'occhio l'appartamento di proprietà del consigliere comunale. Dagli appostamenti è emerso che almeno 8 stranieri occupavano quella casa di via Nolana. Tra i clandestini c'era anche una 18enne, nel cui guardaroba sono stati rinvenuti abiti succinti e biancheria intima sexy, elementi che contribuiscono a far ipotizzare che la giovanissima rumena si prostituiva. E, ancora una volta, la cronaca punta i suoi riflettori sugli immigrati, sulla loro sopravvivenza e su chi spesso sfrutta la loro condizione di clandestinità. Per le ragazze - si sa - il destino possibile è il più delle volte la strada. Prostitute per forza, avviate all'antico mestiere - guarda caso, l'episodio recente vede protagonista proprio la città a luci rosse del mondo classico Pompei - purtroppo anche da connazionali. L'inganno, sempre lo stesso: la promessa truffaldina di guadagnarsi un permesso di soggiorno. Viatico, invece, per annegare nel "mare nero", mutuando il titolo del recente e discusso film di Roberta Torre, dell'esistenza, l'altra, dolorosa, inquietante faccia della coscienza umana.
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