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Cronaca

Foto rubate, gli scout negano

Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 20 gennaio 2003 00:00:00

«Qualsiasi cosa abbiano fatto, non sono stati certo loro a rubare le foto degli alunni, né tanto meno a sfregiare la scuola»: è ancora incredulo Paolo Ansalone, uno dei capisquadra dei boy scout di Monteforte, in provincia di Avellino, indicati dai genitori degli alunni della scuola elementare e materna (nella foto) di Sant'Arcangelo come i presunti autori degli atti vandalici perpetuati nei locali dell'istituto. Come lui, anche gli altri accompagnatori dei ragazzi che hanno soggiornato per due notti, dal 3 al 5 gennaio, nei locali della scuola metelliana. Lo scorso venerdì mattina, nel salone della direzione del I Circolo didattico, si è svolto un primo incontro tra gli organizzatori del campo invernale degli scout avellinesi e la direttrice Ester Cherry. Nel corso della riunione, i responsabili dell'associazione hanno negato la possibilità di un attentato vandalico da parte dei loro ragazzi, tutti di età compresa tra i 12 ed i 17 anni: «Forse hanno bevuto una birra, hanno mangiato qualche caramella, ma non crediamo che possano aver fatto nulla di più di una ragazzata». Eppure, il giallo resta. Le dieci foto scomparse dagli armadietti ed i disegni lasciati sui pavimenti: è anche questa una marachella o piuttosto il risultato di qualche raid notturno, effettuato successivamente al soggiorno degli scout? Continuano, intanto, gli accertamenti. Una delle maestre della scuola materna (la stessa che avrebbe informato i genitori, convocandoli in un incontro scuola-famiglia) ha inviato una lettera alla direzione ed al Comune, in cui indica dettagliatamente i fatti accaduti. L'accento più forte cadrebbe proprio sulle foto dei dieci bambini scomparse nel nulla e sui disegni, dipinti a tinte oscure, lasciati sui pavimenti. «Vogliamo che si faccia chiarezza. Soprattutto - ripetono i genitori - vogliamo sapere che fine hanno fatto le foto. Devono essere individuati i veri responsabili. Non ci bastano le scuse». Lo scorso venerdì, intanto, incontro top secret a Mercato San Severino tra il sindaco di Cava, Alfredo Messina, ed il prefetto di Salerno, Laudanna. Al termine del lungo faccia a faccia, è stata fissata la convocazione per domani del comitato provinciale sull'ordine pubblico e la sicurezza: «Viste le forti polemiche divampate all'indomani di alcuni episodi - ha precisato Messina - ho ritenuto opportuno informare il prefetto e chiedere un comitato a tema. Se mi si accusa di favorire l'escalation di delinquenza solo perché dico che a Cava non c'è la camorra, né tanto meno il fenomeno del racket, è bene che sia il prefetto a prendere visione della questione e fare una dichiarazione ufficiale».

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