Ultimo aggiornamento 23 ore fa S. Maria degli Angeli

Date rapide

Oggi: 2 agosto

Ieri: 1 agosto

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Sagra della Braciola di Capra e della Percoca nel vino 2025

Il Portico Costiera Amalfitana

Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Il Portico - Il quotidiano di Cava de' Tirreni Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Vi. Pa. Alberghi Ravello, Hotel Giordano, Villa Maria, Villa EvaCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - Gourmet

Tu sei qui: CronacaFioraio, no del giudice al patteggiamento

Viva la gente, agenzia di viaggi, Salerno, Travel Agency, Turismo, Biglietteria Treni, Biglietteria Aerei, Tour, Pacchetti, Offerte Viaggi, Egitto, New York, Parigi, Brasile, Caraibi, Spagna, CrociereMaurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di BufalaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Porti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il portoLegambiente Città di Cava de' Tirreni - Salerno Campania Italia

Cronaca

Fioraio, no del giudice al patteggiamento

Inserito da (admin), mercoledì 21 febbraio 2007 00:00:00

Reiterazione del reato, aggravata dall'età delle giovani vittime e dalla relazione di parentela. Ed ancora, uno stile criminoso di vita fortemente incline a questa attività delinquenziale. Sono queste le motivazioni che hanno spinto il Gip Giovanna Lerose a respingere la richiesta di patteggiamento della pena presentata dai legali di Giuseppe D'Alessio, il fioraio di 47enne in carcere dal 1° gennaio scorso con l'accusa di molestie sessuali ed atti di libidine nei confronti delle sue due nipoti. Lo scorso 15 febbraio, in udienza camerale, gli avvocati Barbara Mauro ed Alfonso Senatore avevano chiesto l'applicazione concordata della pena complessiva di 1 anno e 3 mesi di reclusione: pena peraltro subordinata alla concessione della sospensione condizionale. Ritiratosi per deliberare, il giudice Lerose aveva dato lettura del provvedimento di rigetto, confermando la misura cautelare in carcere. In queste ore sono state rese note le motivazioni. Secondo il giudice, «la pena richiesta è incongrua sia in relazione alla gravità dei fatti - in particolare al loro protrarsi nel tempo ed in più in danno a due giovani, con l'aggravante dell'età e del grado di parentela - sia all'attività delinquenziale imputata al D'Alessio, che in base all'impianto accusatorio risulterebbe incline a questo tipo stile di vita».

Accuse pesanti, che vengono fuori dagli atti di indagini. Le due nipoti, rispettivamente di 22 e 24 anni, oggi difese dall'avv. Patrizia Macario, avrebbero subito molestie per oltre 5 anni sino allo scorso mese di dicembre, quando si sono presentate alla Stazione dei Carabinieri per sporgere denuncia. Stando alla loro testimonianza, quel giorno una delle due ragazze sarebbe sfuggita ad un tentativo di violenza, perpetuato dallo zio e culminato in una violenta aggressione. Sarebbe stato proprio quel terribile episodio a spingere le due ragazze a rompere il silenzio. Silenzio che, stando alle loro parole, sarebbe stato motivato dal pudore e dall'imbarazzo. E non solo. Il timore di rovinare la famiglia, ed in particolare la sorella della madre, nonché moglie del D'Alessio, ed una strana forma di omertà che avrebbe coinvolto anche altri parenti. Ai Carabinieri hanno raccontato i particolari. Secondo il loro racconto, le due giovani aiutavano lo zio nel negozio di fiori nei giorni di maggior lavoro. E lì, nell'oscuro del retrobottega, avrebbero subito con la forza atti sessuali: dai baci ai palpeggiamenti sopra e sotto i vestiti.

Le due non avrebbero parlato con nessuno per paura, ma anche perché, sempre secondo le giovani, c'era pure la "complicità" dei parenti. Uno strano silenzio con il quale, sempre secondo le ragazze, si cercava di far passare per "normali" le attenzioni dello zio. Nel corso degli anni, però, quelle attenzioni sarebbero diventate sempre più pressanti. Nel corso della loro testimonianza, le due giovani hanno anche parlato di somme di denaro offerte dallo zio (dai 20 ai 50 euro) per soddisfare i suoi desideri. Tutto questo fino al mese di dicembre, quando una delle due giovani sarebbe stata aggredita. «È riuscita a liberarsi dalla morsa - raccontano - ha riportato solo dei graffi sulle braccia». Le loro dichiarazioni sono state confermate anche dalla madre, cognata del D'Alessio, e dall'altra cognata, che hanno raccontato, nelle loro rispettive querele, delle attenzioni morbose e di essere state molestate. Le loro accuse sono finite però nel vuoto, perché tardive rispetto alla presunta data dei fatti contestati.

A breve la decisione sugli arresti domiciliari
È attesa ormai per le prossime ore la decisione del Tribunale del Riesame di Salerno, chiamato a pronunciarsi sulla concessione degli arresti domiciliari, richiesta dai legali di Giuseppe D'Alessio. Gli avvocati Barbara Mauro, Alfonso e Marco Senatore avevano presentato ricorso al Tribunale della Libertà, richiedendo la scarcerazione ed in subordine la concessione dei domiciliari. Lo scorso 15 febbraio i giudici del riesame hanno rigettato il ricorso e, dunque, la richiesta di scarcerazione, riservandosi di decidere sulla concessione degli arresti domiciliari.

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Il Portico!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 10077103

Cronaca
Cava de’ Tirreni, appalto pilotato per le auto della Municipale: interdetti due funzionari comunali

La Guardia di Finanza di Cava de' Tirreni ha eseguito un'ordinanza di interdizione temporanea dai pubblici uffici nei confronti di due funzionari in servizio presso il Comune, coinvolti in un'inchiesta su presunte irregolarità nell'assegnazione di appalti pubblici. Il provvedimento, emesso dal Giudice...

Tragedia in mare a Capaccio: muore un uomo sotto gli occhi dei bagnanti

Una tranquilla mattinata estiva si è trasformata in dramma sulla costa di Capaccio. Intorno alle 10:30 di oggi, 29 luglio, un uomo si è tuffato in mare senza più riemergere, scatenando momenti di panico tra i presenti. A lanciare l'allarme sono stati alcuni bagnanti che, resisi conto della gravità della...

Grave incidente in Costiera Amalfitana: giovane cavese si schianta in moto, è in condizioni critiche

Un gravissimo incidente stradale ha coinvolto la scorsa notte un giovane di 25 anni, residente a Cava de' Tirreni, lungo la Statale 163 Amalfitana, nei pressi dell'ingresso del residence "Due Torri" a Maiori. Il ragazzo, cuoco presso un noto ristorante della Costiera, stava facendo rientro a casa in...

Salerno, istruttore sportivo ai domiciliari: è accusato di violenza sessuale aggravata su due allieve minorenni

I Carabinieri della Stazione di Salerno Duomo hanno eseguito nei giorni scorsi un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, con l'aggiunta del braccialetto elettronico, nei confronti di un 45enne del posto, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata ai danni di...

Colpita brutalmente dal marito a Cava de’ Tirreni, Veronica parla dall'ospedale: ‘Ho vissuto un incubo, ma ce la farò’

«Grazie di cuore a tutti. Che mi state inondando di messaggi di affetto e vicinanza. Non so come parlarvi. Mi sembra solo un incubo. L'importante è che sono viva e fuori pericolo». Sono le prime parole pronunciate da Veronica Casaburi, la giovane donna di 35 anni brutalmente colpita dal marito e ricoverata...