Il Portico Costiera Amalfitana

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta dell’avv. Alfonso Senatore, presidente dell’Associazione politico-culturale “La Torre”, indirizzata all’assessore alla Sicurezza, Vincenzo Servalli, ed incentrata sulla questione “immigrazione clandestina ed extracomunitari illegali”. Leggiamo insieme…

“All’articolo 12 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, il primo periodo del comma 5-bis è sostituito dal seguente: «salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque a titolo oneroso, al fine di trarre ingiusto profitto, dà alloggio, ovvero cede, anche in locazione, un’immobile ad uno straniero che sia privo di titolo di soggiorno al momento della stipula o del rinnovo del contratto di locazione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni».

Credo che i vigili non abbiano avuto alcun aggiornamento a riguardo, specie i più giovani. Difatti non solo non fanno questi controlli, quanto addirittura passano davanti agli immigrati clandestini che vendono merci contraffatte e di contrabbando senza intervenire, ignari di violare essi stessi le leggi e di essere passibili di pena.

E ciò avviene ancor più oggi durante la festa patronale, dove i venditori di cd contraffatti e di contrabbando addirittura hanno installato delle bancarelle. E in più, come se non bastasse, quelli regolari, più del 90%, non hanno il registratore di cassa.

Questi extracomunitari irregolari, specie se commettono reati - vendita di cd illegali - secondo l’ultimo decreto vanno arrestati, processati ed espulsi. Il non farlo comporta delle conseguenze penali nei confronti degli operatori della sicurezza. Siamo all’abc della conoscenza del codice penale e nessuno si cura o si adopera perché la legge, seppur dura, venga rispettata.

Questa è l’amministrazione delle banane, dove regna, l’insufficienza, il pressappochismo, il disordine più assoluto. Eppure nei propositi della prima ora, se non erro, vi era la qualità. Il rispetto della legge è ai primi posti nella graduatoria della qualità della vita”.

Avv. Alfonso Senatore