Tu sei qui: CronacaDue auto in fiamme per i botti di fine anno
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 2 gennaio 2002 00:00:00
Due auto distrutte dalle fiamme ed il Pronto Soccorso dell'ospedale "Santa Maria dell'Olmo" intasato per tutta la notte: nessun ferito per lo scoppio di botti, ma una lunga lista di giovani costretti a ricorrere alle cure dei sanitari per smaltire i postumi di cocktail esplosivi. E nelle stesse ore tre barboni, accampati sotto i portici del centralissimo Corso Umberto I, sono stati soccorsi per il forte freddo. Questo è il bilancio della notte di San Silvestro. In città la lunga veglia è iniziata con spettacolari fuochi pirotecnici, che hanno illuminato a giorno l'intera valle metelliana. Ma, insieme allo scintillio dei botti di fine anno, sono arrivate anche le chiamate di pronto intervento. La prima da via Atenolfi, dove un incendio ha fatto saltare in aria due auto, parcheggiate sul versante destro della strada che va ad incrocio con la statale 18. Le fiamme si sono sviluppate subito dopo la mezzanotte.
L'allarme
A dare l'allarme sono stati gli stessi abitanti del quartiere: «Nonostante i primi botti, abbiamo subito capito che si trattava di un incendio ed abbiamo così allertato i Vigili del Fuoco». L'intervento è stato comunque efficace, perché ha evitato che il rogo si propagasse. Secondo le prime ricostruzioni, le due auto, ancora in corso di identificazione, sono esplose a causa dello scoppio di due grossi botti, si presume due bombe carta. Incidenti da San Silvestro? Tra i testimoni c'è anche chi ipotizza qualche altra pista. «Ieri notte si diceva - raccontano alcuni giovani presenti al fattaccio - che si fosse trattato di uno screzio. Qualcuno ha voluto far saltare in aria proprio quelle due auto». Tanto lavoro anche per i medici e gli infermieri del Pronto Soccorso dell'ospedale (nella foto). Decine di interventi hanno riguardato crisi per abuso di alcool. In particolare, si è trattato di giovanissimi, giunti al "Santa Maria dell'Olmo" alle prime luci dell'alba, in preda a stati di choc, tanto da far sospettare il consumo di cocktail esplosivi. E non solo a base di sostanze alcoliche. Stesso copione anche per i sanitari del Servizio di emergenza territoriale (Saut) e per gli operatori dell'Humanitas, che pochi minuti prima della mezzanotte sono stati allertati per un intervento al Corso Umberto I.
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