Tu sei qui: CronacaDonne coraggio, Premio "Mamma Lucia" a Manina Consiglio
Inserito da (admin), lunedì 23 febbraio 2009 00:00:00
"Cava città delle donne coraggio" continua a diffondere il suo messaggio di pace e di vita.
Quest’anno il Premio Internazionale “Mamma Lucia” giunge alla sua terza edizione.
Il premio si chiama “Mamma Lucia” in ricordo delle gesta coraggiose ed altruiste elargite, nell'immediato dopoguerra, da Lucia Pisapia, uno dei personaggi più popolari ed amati di Cava de’Tirreni. La generosa donna, incurante delle mine disseminate nei campi, se ne andava a recuperare i corpi dei soldati uccisi. Senza fare distinzione tra tedeschi ed alleati, perché per lei erano tutti “figli di mamma”, ripuliva le salme che trovava, ne ricomponeva i resti e li faceva avere alle famiglie al fine di lenire, per quanto possibile, il loro dolore.
In nome di quella maternità universale che abbatte ogni distinzione, che crea ponti anziché muri, l’iniziativa "Cava città delle donne coraggio" intende promuovere e far conoscere le azioni delle donne nel mondo che con coraggio operano nel sociale.
Quest'anno il lodevole riconoscimento “Mamma Lucia” viene assegnato a Manina Consiglio, pensionata professoressa di Lettere. La coraggiosa insegnante napoletana è referente, dal 1999, della Caritas per un progetto che offre sostegno ed assistenza alla popolazione povera, senza lavoro e senza istruzione, dell’isola di Noys-Be-ovest del Madagascar.
Dalla gente del posto viene definita «una madre premurosa, attenta e generosa, una donna che sa del valore dell’istruzione, un cavaliere indomito che dona a piene mani i suoi talenti, senza nulla volere tenere per sé, se non l’amore per i bambini, dei ragazzi e degli isolani che per i loro figli chiedono scuole ed istruzione».
La cerimonia ufficiale avrà luogo entro la fine di marzo e non a maggio, come per le scorse edizioni, perché l’instancabile eroina dovrà fare presto ritorno tra i suoi «ragazzi di Noys-Be». In questa edizione 2009 saranno premiate anche la cavese Lolita D’Arienzo e la volontaria Simona Torretta.
Lolita D'Arienzo, ex insegnante di danza classica, è autrice del libro "Parole tra le ciglia", edito da Marlin. Da tredici anni Lolita, affetta da Sla (sclerosi laterale amiotrofica), è diventata il simbolo delle donne che combattono per la vita. Grazie ad un sintetizzatore vocale, con il solo movimento delle palpebre e l'aiuto di un computer, ha scritto bellissime e commoventi pagine d’amore e di dolore, fortemente espressive di una tenace e salda volontà di vivere. Addirittura si prodiga tanto nel dar continuo conforto ai difficili ragazzini di Secondigliano.
Simona Torretta, descritta come «una profonda conoscitrice della popolazione irachena», presta la sua opera di volontaria in Iraq per «Un Ponte per...» dal 1999 e si occupa dell'organizzazione e dei rapporti con le scuole di Bagdad per ripristinare le strutture scolastiche e procurare materiale didattico.
Vite come queste, che per l’impegno a favore della pace, della giustizia e dell’affermazione dei diritti umani veicolano messaggi di grande coraggio e fede incommensurabile, non possono essere taciute, ma vanno omaggiate per contribuire alla crescita ed allo sviluppo dell’umanità.
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