Tu sei qui: CronacaDibattito Puc, la risposta del Palazzo
Inserito da (admin), venerdì 21 marzo 2008 00:00:00
Sempre più intenso il dibattito sul Puc (Piano urbanistico comunale), sulle procedure e sulla filosofia che lo anima. Dopo il convegno "Il piano, i progetti - Il futuro di Cava" e la mostra di progetti privati e comunali, si è aperta in questi giorni una riflessione tra favorevoli e contrari. Tra questi ultimi, "La Rosa di Gerico", Italia Nostra, Assoutenti, l'associazione di architetti e tecnici City Line e l'architetto Lambiase, che ha avanzato critiche forti. A Palazzo di Città, in attesa che i problemi vengano approfonditi, si è convinti di aver scelto la strada che certamente porterà alla soluzione delle varie problematiche.
«Riteniamo che il dialogo ed il confronto siano utili alla comunità - dice l'assessore alla Qualità del Disegno Urbano, Rossana Lamberti - ma senza pregiudizi o posizioni di sorta. Occorre, però, essere attenti alle procedure e noi lo siamo. Secondo il cronoprogramma per la redazione dei "Più Europa", per elaborare il Documento di orientamento strategico (Dos o programma preliminare) il Comune dovrà attivare il necessario coinvolgimento del partenariato economico e sociale. Cioè, occorre prevedere una fase di manifestazione d'interesse da parte dei privati disponibili ad investire risorse, a proporre e realizzare interventi previsti all'interno del programma, ovvero sinergici e congruenti con gli obiettivi del programma stesso. Non sono, dunque, i progetti a determinare il piano».
Gli incontri e le consultazioni sono momenti di un disegno di piano strategico per il quale sta lavorando l'Amministrazione Gravagnuolo. «Siamo particolarmente attenti a non creare squilibri e far sì che i carichi nelle singole parti del territorio non determino situazioni di allarme e di preoccupazioni - aggiunga la Lamberti - Sì al riuso, alla rottamazione, alla perequazione, ma diamo a questa città un'anima, una speranza, una forza, una bellezza». Secondo l'assessore, occorre sciogliere i nodi problematici urbanistici e gestionali di Cava. In particolare, la domanda in termini residenziali e produttivi che va emergendo, al fine di garantire lo sviluppo in una direzione sostenibile.
Dietro l'angolo c'è il Put, la serie di vincoli che dagli anni '80 ha in parte ingessato lo sviluppo, ma anche salvato dall'indiscriminato abusivismo. «Dobbiamo risolvere queste contraddizioni che si avvertono per amministrare un nuovo modello di sviluppo. Dobbiamo lavorare per la modifica di alcuni meccanismi di controllo dei carichi urbanistici e funzionali previsti nel Put - conclude l'assessore Lamberti - Ci proporremo quale parte attiva nel dibattito in corso tra Regione, Province e Comune in occasione della redazione dei piani territoriali».
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