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Cronaca

"Di Mauro", Messina bastona le banche

Inserito da (admin), giovedì 19 maggio 2005 00:00:00

È stata la banca di fiducia dei cavesi, ed ancora lo è, avendo il maggior portafoglio clienti della città. Ma da oggi, almeno per l'Amministrazione comunale, la Banca della Campania non lo è più. È stato durissimo il sindaco Messina nei confronti degli istituti di credito, che prima avevano dato la loro disponibilità per far fronte con un prestito, in tempi strettissimi, al momento di disagio delle famiglie dei dipendenti della "Emilio Di Mauro", e poi si sono tirati indietro, pur con il Comune a far da garante ed a pagare spese ed interessi. I dipendenti non percepiscono lo stipendio da marzo. L'iter è stato avviato per il prestito, ma si è arenato nei meandri delle procedure e della burocrazia bancaria. Il primo cittadino ha puntato il dito soprattutto contro quell'istituto che ha ereditato la storia ultracentenaria ed i clienti dell'ex Credito Commerciale Tirreno della famiglia Amabile. «Cava non è pascolo abusivo per la politica né per le banche. Non è possibile - sbotta Messina - che la banca dove il Comune ha la sua tesoreria e che, purtroppo, è quella dove il maggior numero di dipendenti della Di Mauro (ndr: 35) ha un conto aperto, debba aspettare decisioni che devono arrivare da Bologna. Pertanto, visto il tipo di trattamento e l'insensibilità che la Banca della Campania ci ha riservato, riteniamo sia venuto a mancare il rapporto fiduciario che pensavamo potesse essere ancora retaggio di un radicamento sul territorio e che, nel passato, ha assicurato economia, credito e posti di lavoro ai cavesi. Per questi motivi, ho dato disposizione ai dirigenti di escludere la Banca della Campania da ogni tipo di rapporto con il Comune». Solamente Unicredito e la filiale di Piazza Duomo del Banco di Napoli avevano risposto in 48 ore all'appello, ma il prestito è stato comunque precluso - hanno riferito gli operai - a chi, in un momento così particolare, si è trovato con un conto in rosso per 200 euro. «È vergognoso. Cava non può essere - ha tuonato Messina - terra di conquista delle banche, che vengono a razziare sul nostro territorio, ma non assicurano alcun tipo di ritorno economico. Neppure per sostenere, con appena 120mila euro, un momento di crisi come quello delle "Arti Grafiche Di Mauro", che pure nel corso degli anni ha movimentato somme ingentissime nelle loro filiali ed ancora assicura, con i suoi beni, i debiti». Bocche cucite dalla Banca della Campania, che però, ieri pomeriggio, ha comunicato all'assessore Carleo ad ai sindacalisti che da questa mattina inizia l'erogazione dei prestiti personali ai 35 correntisti della "Di Mauro", senza particolari garanzie. Erogazione che dovrebbe allargarsi anche a quanti non hanno il conto aperto presso l'istituto. Ieri mattina, intanto, dipendenti e sindacati sono stati in Prefettura a manifestare il loro dramma, mentre ad ore si aspetta la nomina, da parte del Tribunale di Salerno, del commissario straordinario per l'attivazione del concordato preventivo.

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