Tu sei qui: CronacaDerby della follia, in arrivo altri arresti
Inserito da (admin), mercoledì 13 aprile 2005 00:00:00
Altri 15 ultras della Cavese sono stati denunciati nelle ultime ore per gli incidenti al termine del derby Cavese-Juve Stabia, giocato domenica scorsa al "Simonetta Lamberti". Salgono ad una cinquantina le richieste di diffida, mentre cresce di ora in ora il numero dei facinorosi identificati dagli agenti della Polizia locale, grazie alla riprese video realizzate dalla Polizia Scientifica. Nell'elenco figurerebbero anche delle ragazze. Ricostruito l'identikit del giovane che ha colpito al volto con un calcio Francesco Logrande, poliziotto napoletano di 52 anni, in servizio al Reparto Mobile di Napoli, ancora ricoverato al "Cardarelli". La Polizia attende di acquisire nuovi elementi di prova per incastrarlo. Oggi, intanto, è prevista l'udienza di convalida per gli 8 ultras arrestati. Non ci sarà nessun processo per direttissima: il pm Genovese ha presentato al Gip la richiesta di convalida del fermo eseguito dalla Polizia nei confronti di Pasquale Esposito, 26 anni, residente a Nocera Superiore (difeso dall'avvocato Enrico Farano), Andrea Milite, 21 anni, Antonio Di Masullo, 29 anni, Angelo D'Amico, 29 anni (assistiti dall'avvocato Roberto Lanzi), Massimo Violante, 29 anni, residente da qualche anno a Roccapiemonte, Luigi Siani, 28 anni (difesi dagli avvocati Marco ed Alfonso Senatore), Raffaele De Pascale, 21enne nato a Nocera Inferiore, e Francesco Memoli, 22 anni. La dott.ssa Mariagrazia Genovese ha richiesto la custodia cautelare in carcere per Esposito, l'unico con alcuni precedenti alle spalle, e gli arresti domiciliari per gli altri 7. Questa mattina il giudice Belmonte dovrà decidere se accogliere o meno le richieste dell'accusa. Secondo gli inquirenti, l'identificazione degli 8 ultras è avvenuta nel corso degli scontri. Gli uomini diretti dal vice-questore Sebastiano Coppola avrebbero riconosciuto il loro volto tra quelli dei partecipanti ai tafferugli scoppiati in via Palumbo e via Vittorio Veneto. A tutti vengono ora contestate la resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento. I legali dei giovani arrestati rigettano ogni accusa, limitandosi per il momento a contestare la ricostruzione avanzata dalla Polizia. Gli 8 ultras finiti in manette, sebbene non appartenessero a gruppi organizzati, né tanto meno erano insieme allo stadio "Lamberti", avrebbero raccontato di essere rimasti, loro malgrado, coinvolti in una delle cariche della Polizia nei pressi della Villa Nuova. Avrebbero riferito, nel corso dei primi incontri con i legali, di voler recuperare le loro auto parcheggiate in sosta in una delle piccole traverse che dà sulla Statale 18. «È stato allora - dicono gli avvocati - che si sono trovati di fronte la Polizia ed i Carabinieri, che stavano caricando un gruppo di ultras fuggiti sulla Statale 18. I nostri assistiti si sono rifugiati nel portone di un palazzo, anche perché i bar e gli altri esercizi commerciali avevano abbassato le saracinesche. All'interno di questo portone sono stati bloccati ed arrestati». I poliziotti, però, non hanno dubbi sulle loro responsabilità. Proprio in quel perimetro di strada, ed in particolare tra via Vittorio Veneto e Viale Degli Aceri, si sarebbe consumata la battaglia più feroce. Approfittando della presenza di un cantiere, rimasto incautamente a disposizione dei facinorosi malgrado le avvisaglie della vigilia, i teppisti hanno trovato le armi: pietre, mazze, cartelli segnaletici in ferro. Il bilancio definitivo parla di 35 feriti tra le Forze dell'Ordine, di cui 23 agenti di Polizia, 11 carabinieri, 1 Vigile urbano. 10 i tifosi feriti, ricorsi al Pronto Soccorso. I più gravi sono due giovani, uno colpito all'occhio ed un altro feritosi sulle gradinate per un'inferriata divelta.
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