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Cronaca

Demolizioni, avanti senza indugi

Inserito da (admin), lunedì 14 aprile 2008 00:00:00

Fronte compatto per le demolizioni tra magistrati, prefetto e Forze dell'Ordine. Pronto un programma che da Cava si estende agli altri Comuni dell'Agro Nocerino-Sarnese, per realizzare gli abbattimenti previsti, con priorità assoluta per quei fabbricati abusivi costruiti nella zona rossa, cioè quella ad alto rischio idrogeologico. È ciò che è emerso nel vertice tenutosi in Prefettura, presieduto dal prefetto Claudio Meoli, a cui hanno partecipato il sostituto procuratore Angelo Frattini, titolare dell'inchiesta che ha portato al sequestro delle abitazioni abusive da demolire, il questore ed i comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Il dato certo è che si continuerà sulla strada delle demolizioni di tutti gli immobili abusivi per i quali è stato completato il procedimento amministrativo, con priorità per quelli che si trovano nelle zone a rischio frane. Ma non sono in programma abbattimenti solo a Cava de'Tirreni: infatti, si partirà dalla città metelliana per poi estenderli a nord, ai vari Comuni dell'Agro Nocerino-Sarnese. È stato previsto un articolato programma con diversi incontri da tenersi in Prefettura, ai quali parteciperanno i sindaci di tutte le Amministrazioni comunali interessate dal fenomeno dell'abusivismo selvaggio. Si mira ad effettuare una verifica in merito all'attuazione dei piani per tutti gli abbattimenti stabiliti. Un monitoraggio importante per evitare ogni possibile ritardo o rinvio delle decise demolizioni, con la massima attenzione da parte della Procura della Repubblica, pronta ad individuare eventuali responsabilità di coloro che dovessero ostacolare gli abbattimenti.

Decisione, quella emersa dal vertice istituzionale, che rafforza l'azione intrapresa dal sindaco Gravagnuolo. Dopo la pausa elettorale sarà ripreso il programma degli abbattimenti dei fabbricati costruiti nelle zone ad alto rischio idrogeologico. Le date sono state secretate. «Nella conferenza stampa annunciammo - ribadisce Gravagnuolo - che nella prima fase sarebbero stati abbattuti 5 fabbricati. E poi ci saremmo fermati per programmare altri interventi. Indietro non si torna». Intanto, tra il popolo degli abusivi cresce l'attesa per il Consiglio comunale del 23 aprile, che ha all'ordine del giorno la discussione sugli abbattimenti. Ed in questi giorni moltissimi gli incontri con i consiglieri comunali, soprattutto del centrodestra, avvocati e tecnici, per mettere a punto una piattaforma di proposte da proporre alla attenzione del Consiglio comunale.

«Proporremo una delibera di indirizzo da votare all'unanimità - spiega Fabio Siani, capogruppo di An - nella quale chiedere alla Regione la modifica del PUT per gli standard urbanistici. Ed inoltre, chiederemo alla Giunta Gravagnuolo la sospensione degli abbattimenti fino alla data del Consiglio comunale». Sul problema del PUT già gran lavorio a Palazzo di Città per proporre modifiche compatibili con il piano strategico del PUC. «E' una battaglia che trova da più parti consensi, ma anche tante resistenze», ribatte Vincenzo Lampis, capogruppo del PD. Ma sulla legalità aggiunge il vice-presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Lamberti: «Ci facciamo portatori del dramma di tante famiglie: sì alla legalità, ma a tutti i livelli».

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