Tu sei qui: CronacaDeiezioni ed affissioni selvagge deturpano il decoro cittadino
Inserito da (admin), mercoledì 9 novembre 2011 00:00:00
Sì, è proprio così! Per colpa di pochi rozzi conterranei, la nostra amata Città di Cava de’Tirreni si presenta sempre più indecorosa, sia agli occhi della società civile cittadina e sia a quelli dei pochi forestieri che ancora vi giungono per ritrovare nella tanto blasonata Valle Metelliana, Bologna del Sud, Piccola Svizzera, Città dei Portici e Porta Verde della Costa d’Amalfi quell’accoglienza che l’ha caratterizzata fino all’alba degli anni ’70.
Ci riferiamo alla mancanza d’attenzione dei proprietari dei cani, che possiamo definire “amici a quattro zampe dell’umanità”, per l’elevato apporto che offrono a grandi e piccini, i quali, con colpa grave, consentono alle loro bestiole di lasciare i loro “ricordini” (bisognini, cacche o deiezioni canine) lungo le strade cittadine, nel secolare Parco intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con ingresso principale da Piazza Eugenio Abbro, in quello più recente dedicato alla Città tedesca di Schwerte, con la quale la nostra valle è da anni gemellata, non dimenticando il caratteristico Borgo porticato e le limitrofe traverse, favorendo lo stato di degrado dell’intera Città, quando l’Assessore al Commercio, Mario Pannullo, con non poco affanno, tenta di frenare, servendosi anche dell’emanazione del nuovo Regolamento del Centro Storico, che stenda a dare i risultati da tutti auspicati.
Non solo cacche, si dirà! È sotto gli occhi di tutti il lerciume dinanzi a talune rosticcerie, come la continua affissione selvaggia di locandine, manifestini del formato A4 ed altro che, ostinatamente, nel pubblicizzare ogni sorta d’iniziativa, infestano la Città, affissi, senza alcuna autorizzazione e pagamento dell’imposta dovuta. Neanche il “salotto buono” della Città è salvaguardato (il duplice filare dei portici, con Corso Umberto I). Un esempio per tutti è quello che vivono, da troppi giorni, i residenti di Via Onofrio di Giordano de La Cava e quanti nel percorrere Via Tommaso di Savoia, giunti all’altezza dell’ex sede degli Uffici della S.I.A.E., di Paolo Paolillo, proprio dove è stata realizzata la temporanea “biforcazione pedonale”, nel percorrerla, impattano con deiezioni non solo canine; non solo canine poiché, stante a quanto si osserva, non v’è dubbio che una è di origine umana!
Segnaliamo anche che all’altezza della citata biforcazione vi è un segnale stradale che inibisce il transito di ciclisti, ma nessuno lo osserva. Sperando che qualche giorno qualche pedone non debba ricorrere alla cure dei sanitari del Santa Maria dell’Olmo, auspichiamo in un'azione repressiva della Polizia Locale.
Tornando alle deiezioni canine od all’imbrattamento della Città, rimembriamo a noi stessi che una specifica ordinanza sindacale sanziona coloro che insudiciano la Città, ma a chi spetta vigilare perché venga osservata, visto che taluni nostri concittadini non la rispettano? La risposta a tale interrogativo è: al Corpo di Polizia Locale in primis, oltre, in subordine, alle altre quattro forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato).
Noi sappiamo il laborioso lavoro posto diuturnamente in essere dal Tenente della Polizia Locale, Vincenzo Della Rocca, assieme ai soli due sovrintendenti, Adinolfi e Panza, ma sappiamo pure quanto è vasto il territorio della Città di Cava de’Tirreni e quanto poco collaborativi sono i nostri concittadini. Tre soli tutori della legalità, in un solo turno di quotidiano lavoro, se non distratti ad assolvere ad altre attività istituzionali demandate al Corpo, cosa che accade troppo di sovente, possono mai garantirci una Città ordinata e pulita?
Livio Trapanese
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