Tu sei qui: CronacaCorteo anti-Polizia, 5 minorenni alla sbarra
Inserito da (admin), giovedì 29 settembre 2005 00:00:00
Avrebbero preso parte al corteo "incriminato". Secondo gli investigatori, erano tra i 58 ultras della Cavese che avrebbero istigato alla violenza contro la Polizia. 5 minorenni torneranno in aula il prossimo 10 ottobre, per iniziare il processo che li vede imputati con l'accusa di adunanza sediziosa e vilipendio nei confronti delle Forze di Polizia. L'inchiesta che li riguarda partì all'indomani del corteo non autorizzato del 30 novembre 2004. La manifestazione fu organizzata per ribellarsi alla decisione di diffidare in blocco 60 ultras, per i fatti accaduti nella precedente trasferta di Isernia. In quell'occasione, da un pullman di tifosi biancoblù fu lanciata una pentola, finita poi sul finestrino di un'auto di passaggio. Un gesto folle, che portò al ferimento di alcune persone ed alla denuncia con diffida degli ultras presenti sui pullman, vista l'impossibilità di identificare l'autore. La vicenda provocò una ridda di polemiche, culminata in un corteo non organizzato. Stando alle tesi dell'accusa, nel corso della manifestazione i tifosi avrebbero istigato alla violenza contro gli agenti di Polizia, esibendo striscioni e scritte offensive. Nei giorni seguenti gli uomini del Commissariato locale perquisirono le abitazioni di ben 58 tifosi, sequestrando striscioni, volantini, sciarpe ed anche videocassette. Nel gruppo di tifosi denunciati anche una decina di ragazze poco più che 20enni, oltre a 5 minorenni. In attesa della prossima udienza, fissata per ottobre, si attendono le nuove mosse della difesa, rappresentata da un folto numero di avvocati (Marco Senatore, Giovanni Del Vecchio, Enrico Farano e Teresa Sorrentino). «Quanto è stato prelevato dalle abitazioni dei nostri assistiti - precisarono all'epoca delle perquisizioni - non ha alcuna pertinenza con i fatti contestati. Nelle loro case hanno portato via di tutto, anche giubbotti, foto e sciarpe, che non rappresentavano certo uno strumento di minaccia o di istigazione alla violenza».
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