Tu sei qui: CronacaCorse clandestine, ondata di denunce
Inserito da (admin), lunedì 6 agosto 2007 00:00:00
Giovani e qualche 40enne con la passione del brivido della velocità. Erano una decina e sono stati tutti identificati i piloti coinvolti lo scorso giovedì notte nelle corse clandestine inscenate alla Badia. Carabinieri, Polizia e Vigili Urbani hanno bloccato con un blitz quelle che, a detta degli interessati, erano delle prove in vista del rally in programma ieri nella frazione metelliana. 4 le auto sequestrate, 7 i multati, perché "pizzicati" dagli agenti della Polizia Municipale, diretti dal comandante Filippo Meluso, lungo la strada che dal Corpo di Cava conduce al centro cittadino.
I controlli, innescati dalle lamentele dei residenti, hanno visto la partecipazione degli uomini del Commissariato di Polizia, dei militari della Stazione locale dei Carabinieri e dei "caschi bianchi". «I fermati si sono difesi adducendo come scusa la preparazione per la gara di domenica - ha spiegato l'assessore alla Sicurezza, Alfonso Senatore - ma è impensabile fare delle corse con auto non omologate. E non solo. Questo, purtroppo, è un fenomeno molto diffuso, che coinvolge anche giovanissimi centauri, che organizzano corse a pagamento con mini-moto truccate. Da parte nostra manteniamo la soglia di attenzione alta e ringraziamo i cittadini che intendono collaborare con discrezione, facendoci pervenire le loro segnalazioni».
Disposti, poi, una serie di controlli supplementari alla Badia, in concomitanza con il massiccio afflusso di cittadini, che, soprattutto nelle ore serali, si recano nella frazione alta, dove sono stati segnalati furti di motorini e scippi. Continua, intanto, il programma di controllo sul territorio predisposto dal comandante Meluso, di concerto con l'assessore Senatore. A sole 24 ore di distanza da un precedente analogo, è stata identificata una rumena di etnia Rom dedita all'accattonaggio, insieme ad un bimbo di 7 mesi. La donna, in avanzato stato di gravidanza, è stata fermata e denunciata a piede libero per aver impiegato minori nell'accattonaggio.
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