Tu sei qui: CronacaControlli all'ITC, studenti e genitori favorevoli
Inserito da (admin), lunedì 25 ottobre 2004 00:00:00
Incredulità e stupore. Queste le sensazioni che docenti, studenti e genitori del "Matteo Della Corte" di Viale Marconi hanno provato nel registrare le polemiche scaturite dopo il doppio controllo che la Guardia di Finanza ha eseguito nei giorni scorsi nell'Istituto. Incredulità per le notizie poco attendibili che qualche politico ha ripreso ed amplificato; delusione perché non si è compreso il fine pedagogico che era ed è nelle intenzioni dei dirigenti scolastici, che li ha spronati a lavorare in sinergia con le Forze dell'Ordine. Nell'Istituto regna grande tranquillità e la massima disponibilità a riportare la polemica nei giusti confini, per non vanificare il lavoro che ha permesso di portare il "Matteo Della Corte" a conquistare riconoscimenti nel campo didattico, culturale e della sicurezza fisica dei suoi studenti. A quanto sembra, i controlli erano stati programmati da qualche tempo, ma sono stati il preside ed i docenti a volere che la prevenzione avesse uno scopo ben preciso. Il programma educativo va oltre ed è più articolato rispetto al semplice controllo sul possesso ed introduzione di droghe nella scuola. Lo conferma Alfonso Boniello, vice-preside dell'Istituto Tecnico Commerciale: «A questi seguiranno altri controlli, correlati ad una serie di dibattiti e con istruttivi interventi di personale qualificato, proiezione di diapositive e filmati che gli stessi agenti effettueranno presso la nostra aula magna. Nel corso di queste iniziative verranno mostrati agli studenti gli effetti dannosi che le droghe pesanti e chimiche comportano per il fisico e la psiche dei ragazzi». Dello stesso tenore le dichiarazioni degli altri professori. «È una polemica fuori luogo. Tutto il programma, controlli compresi, è finalizzato alla tutela dei ragazzi», dice Pier Vincenzo Roma, docente di italiano. «Ce ne fossero di controlli del genere - gli fa eco la prof.ssa Gelsomina Vitale - nel pieno rispetto dei ragazzi e per la loro tutela. Anzi, proprio a dimostrazione del buon grado con cui hanno preso la cosa, i ragazzi hanno persino familiarizzato con le Forze dell'Ordine ed i cani». Il parere degli studenti dell'Istituto Tecnico è sintetizzato nelle parole del loro rappresentante d'istituto «Non posso riportare - afferma Raffaele Mannara - né sintetizzare sensazioni e reazioni psicologiche di 1.127 studenti. In ogni caso, mai di paura. Per quanti, e sono la maggioranza, il problema droga non è nel loro quotidiano personale. I controlli non hanno avuto ripercussioni di nessun genere, ne parlo anche a titolo personale». «Considero i controlli - interviene Carmela Fariello, madre di un neo iscritto - necessari per dare sicurezza agli studenti, soprattutto quelli più giovani, e nello stesso tempo tranquillità ai genitori. Poi, se rientrano in un programma pedagogico, non possono avere che il nostro plauso». «Non ho provato nessuna paura. La presenza delle Forze dell'Ordine - dichiara Marianna, studentessa 17enne del 4° anno - ci dà più sicurezza e ci avvicina a questi uomini che fanno il loro dovere e che spesso sono oltraggiati». «Per la cronaca - conclude il vice preside - nulla è stato riscontrato e di questo siamo lieti, docenti, studenti e genitori». Comunque, Rifondazione Comunista, che ha sollevato il caso, non ha intenzione di lasciar cadere la vicenda senza che ci sia stata, da parte della magistratura, una verifica dei fatti e le conseguenze che essi hanno avuto sugli studenti delle scuole superiori metelliane.
«Rientra nel programma sicurezza»
A riportare la polemica nei giusti termini è il vice-preside dell'Istituto Tecnico metelliano. «Si è trattato - afferma Alfonso Boniello - di un semplice controllo, che rientra in un programma pedagogico realizzato in sinergia con la Guardia di Finanza. Controlli che sono stati effettuati in ogni Istituto superiore di Salerno e Cava, a cui noi abbiamo voluto dare un fine didattico. Smentisco nel modo più assoluto che l'operazione sia stata effettuata nei modi descritti e sono deluso dall'atteggiamento di qualche politico, che ha ripreso il fatto in termini poco reali. Nel primo controllo della settimana scorsa, gli agenti si sono limitati a sostare con i cani appena dentro l'androne d'ingresso, con discreti controlli agli studenti che entravano. Il secondo è stato effettuato fra i banchi delle aule. Ma sia nel primo che nel secondo caso, il tutto si è svolto senza traumi ed in un clima disteso».
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