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Cronaca

Container, un osservatorio per lo sgombero

Inserito da (admin), lunedì 10 ottobre 2005 00:00:00

Entro la prossima primavera inizierà la completa eliminazione da tutto il territorio comunale dei container e prefabbricati che ancora alloggiano circa 420 tra terremotati storici e sfrattati. Entra nel vivo il piano di sgombero delle baraccopoli di Santa Lucia, Pregiato, Passiano, San Pietro e località Maddalena. Lo scorso venerdì si è tenuto un incontro in Comune tra il commissario prefettizio Pasquale Napolitano, dirigenti e funzionari comunali ed i rappresentanti dei sindacati degli inquilini e del comitato per l'eliminazione dei prefabbricati. Costituito un osservatorio sulle problematiche abitative, con il compito di redigere un piano per la sistemazione provvisoria di quanti dovranno lasciare le case di latta, per consentire la costruzione delle nuove palazzine. «Il mio obiettivo - ha affermato Napolitano - è di coinvolgere tutti gli interessati in questo grande progetto. Per questo ho creduto che lo strumento migliore fosse la costituzione dell'osservatorio». Bisognerà, infatti, stabilire i criteri attuativi per decidere le priorità e le metodologie con le quali procedere allo sgombero ed alla sistemazione delle famiglie. «All'osservatorio - spiega Liborio De Simone, Sunia - oltre al commissario, parteciperanno il dirigente del Settore Urbanistica, Antonino Attanasio, il responsabile dell'Ufficio Patrimonio, Giovanni Pagano, i rappresentanti di Sunia, Sicet, Uniat, Assocasa e del comitato prefabbricati. Concorderemo le linee di intervento, peraltro già individuate dall'Amministrazione Messina, anche con un contributo di 150-200 euro mensili per quelle famiglie che troveranno in proprio una sistemazione». «Per quanti non hanno questa possibilità, chiediamo che sia il Comune a trovare la soluzione», aggiunge Salvatore Avella del comitato prefabbricati. Si comincerà da Pregiato, dove risiedono circa 220 baraccati e dove sono disponibili 60 nuovi alloggi già costruiti. Circa 48 miliardi e mezzo di vecchie lire il finanziamento della Regione. «Mentre gli altri giocavano per mandare a casa la mia Amministrazione - afferma l'ex sindaco Alfredo Messina - io lavoravo concretamente ed in silenzio per condurre in porto, tra i tanti progetti, anche quello così delicato e complesso dell'eliminazione dei prefabbricati, con tante problematiche di tipo urbanistico ed organizzativo. La mia soddisfazione è che finalmente si concretizza il sogno di tante famiglie, con il riconoscimento del buon lavoro svolto anche dei sindacati». Il progetto è partito alla fine degli anni '90. «Fu la Giunta Losco, con assessore Achille Mughini - racconta Raffele Fiorillo, sindaco dell'epoca - a finanziarci un primo lotto per la costruzione di alloggi per i terremotati a Ido Longo, bloccati però per le sopraggiunte zone rosse. Nel gennaio 2001, invece, ottenemmo dalla Regione i fondi necessari per eliminare tutti i prefabbricati dal territorio comunale».

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