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Cronaca

Concorso in associazione camorristica, condannato Domenico Lamberti

Inserito da (admin), mercoledì 3 ottobre 2007 00:00:00

5 anni e 6 mesi di reclusione per concorso esterno in associazione camorristica: Domenico Lamberti, noto imprenditore cavese del settore petroli e cugino del magistrato Alfonso, è stato così condannato per essere stato al centro - secondo i giudici - del mercato delle sentenze di favore per affiliati ed esponenti di spicco della Nuova Famiglia, ed in particolare del clan di Carmine Alfieri. Dietro versamento di danaro e gioielli, venivano revocate o ridotte le misure di prevenzione personali e patrimoniali che avrebbe dovuto pronunciare il giudice Alfonso, all'epoca magistrato addetto alla Corte di Appello di Napoli. Per Domenico Lamberti (difeso dall'avv. Pecoraro), per il quale il pm aveva chiesto 8 anni di reclusione, è scattata invece l'assoluzione per estorsione aggravata.

Dallo stesso capo di accusa sono stati assolti il costruttore cavese Antonio Di Donato (difeso dagli avvocati Paolo Carbone e Lucio Blasco, per lui il pm aveva chiesto 6 anni di reclusione) e l'imprenditore del calcestruzzo Guerino Amato (difeso dall'avv. Arnaldo Franco, per l'imputato chiesti 6 anni di reclusione). L'imprenditore ex presidente della Cavese ha beneficiato della prescrizione, dopo la concessione delle attenuanti generiche, per il concorso esterno in associazione camorristica, mentre è stato assolto perché il fatto non sussiste per una bancarotta fraudolenta contestata dall'accusa a seguito della cessione di un calciatore cavese, Rovani, al Taranto Calcio. Dall'accusa di estorsione aggravata è stato assolto Carmine Alfieri, l'ex numero uno della camorra campana, poi divenuto collaboratore di giustizia.

La sentenza, pronunciata dalla III Sezione del Tribunale (presidente Bellantoni, giudici Critelli e Riccardi), è arrivata ad oltre 10 anni dai fatti contestati. Il processo era una "costola" di quello fatto al magistrato cavese Alfonso Lamberti, nell'ambito dell'inchiesta sui rapporti tra mondo giudiziario e l'associazione camorristica Nuova Famiglia, guidata da Carmine Alfieri. L'accordo corruttivo per le sentenze, secondo i magistrati, aveva previsto una serie di passaggi: al giudice, da corrompere attraverso regali (Rolex d'oro, autocisterne usate, auto di lusso), si arrivava attraverso una serie di intermediari, tra i quali Domenico Lamberti, ieri condannato. L'aggiustamento dei processi - misure di prevenzione personali, come soggiorni obbligati, o patrimoniali, sequestro di beni - avveniva con pagamento in danaro o in natura.

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