Tu sei qui: CronacaColpo alla Bper, impiegati minacciati con i taglierini
Inserito da (admin), martedì 23 giugno 2015 00:00:00
Rapina a mano armata e sequestro di persona ieri pomeriggio, lunedì 22 giugno, alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, in Corso Umberto I. Anche i clienti sono rimasti per un’ora in balìa di due malviventi, armati di taglierino, che sono entrati attraverso un buco ricavato nella parete. Hanno atteso che il vigilantes terminasse il turno prima di entrare in azione. I malviventi, a volto coperto, hanno minacciato impiegati e clienti.
I due rapinatori hanno tentato invano di aprire le casseforti della banca. Quindi la banda ha attaccato direttamente le casse delle postazioni degli impiegati e da lì hanno sottratto il contante, ammontante a circa 8mila euro, ed immediatamente si sono dati alla fuga. La stranezza è che i due, per praticare il passaggio nel muro, si erano appostati almeno dalla notte.
L’allarme è scattato dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore. Sul posto, oltre ad una pattuglia in moto dei Carabinieri, è giunta anche una volante della Polizia di Stato del vicequestore aggiunto, Marzia Morricone, ma i rapinatori si erano già dileguati utilizzando la stessa via ricavata nella parete. La rapina è durata dalle 16.45 circa fino alle 17.50 e dall’esterno nessuno si è accorto di nulla.
I malviventi hanno agito in un orario insolito, in cui comunque nell’istituto c’erano dei clienti anche al piano superiore che parlavano col direttore. Terrore tra gli impiegati, minacciati con i taglierini. Sul posto anche la Scientifica per i rilievi fotografici. Al vaglio degli inquirenti pure i filmati delle videocamere in dotazione all’istituto di credito, tra l’altro posizionato proprio nel cuore della città dei portici.
Si tratta della seconda rapina in 9 giorni. Il 13 giugno a finire nella rete dei rapinatori fu un noto imprenditore mentre rincasava nella sua abitazione all’Annunziata. Due malviventi lo aggredirono e gli sottrassero il portafogli, mentre altri due complici li attendevano in un’auto di grossa cilindrata, poi utilizzata per la fuga. Solo ad aprile un’altra rapina con sequestro di persona si consumò nell’ufficio postale di San Pietro. Il bottino fu ancora più consistente: 15mila euro.
Annalaura Ferrara
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