Tu sei qui: CronacaCofima, scende in campo Barbuti
Inserito da La Redazione (admin), giovedì 25 ottobre 2012 00:00:00
C’è da fare ancora chiarezza sull’iniziativa che ha portato tempo addietro l’Amministrazione Galdi ad acquisire l’area su cui insiste l’ex Cofima. Sull’operazione, ora al vaglio della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, tante sono le voci circolanti ed altrettanti i documenti in possesso della Presidenza del Consiglio comunale. A fare la voce grossa è toccato questa volta al Presidente del parlamentino metelliano, l’avv. Antonio Barbuti, il quale in una lettera inviata a tutti i consiglieri comunali ha deciso di “giocare” chiaro ed a carte scoperte.
Nella nota Barbuti ha puntato l’indice contro i dirigenti ed i funzionari di Palazzo di Città che solo in una recente ordinanza hanno accertato la lottizzazione abusiva sui capannoni ex Ceramica Cava, di cui la Cofima fa parte. «I dirigenti - sostiene il Presidente del Consiglio comunale - come responsabili dell’attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con atti di indirizzo, devono conseguire gli obiettivi dell’Ente adottando strumenti operativi anche di verifica. Non si può pensare quindi che, nel caso dell’acquisto dell’ex Cofima, costoro fossero all’oscuro della situazione dal momento che si trattò di una partecipazione di un bene sottoposto a procedura fallimentare e sul quale era obbligatorio il controllo da parte dei settori di supporto agli organi politici».
L’avv. Antonio Barbuti, facendosi anche portavoce della volontà del sindaco Galdi, ha dunque comunicato l’inserimento della “vicenda Cofima” tra i punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, in programma lunedì 5 novembre. Una decisione, questa, finalizzata anche «ad evitare ulteriori iniziative ancorché rispettose ed apprezzabili da parte dei consiglieri comunali, che potrebbero alterare i fatti nella loro posizione attuale».
Passaggi, questi, che si riferiscono soprattutto all’iniziativa di alcuni giorni fa dei consiglieri di minoranza Giovanni Del Vecchio e Marco Senatore, che hanno evidenziato una serie di preoccupazioni e sollecitato dei provvedimenti da assumere contro gli eventuali responsabili. Nello specifico, gli esponenti d’opposizione hanno chiesto la nullità del decreto di trasferimento del lotto ex Cofima e l’annullamento delle relative delibere consiliari, sottolineando l’esistenza del reato d’induzione in errore con inganno perpetrato ai danni dell’intero Consiglio comunale, al quale sarebbero state fatte votare due delibere senza che lo stesso fosse stato portato a conoscenza della lottizzazione abusiva esistente sulla zona.
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