Tu sei qui: CronacaCocaina nella casa squillo
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 15 novembre 2002 00:00:00
Risparmiavano sulle telefonate per prenotare quelle ore d'amore vendute a caro prezzo dalle ragazze rumene. Ma non badavano ai soldi, né per pagare dai 200 ai 500 euro le tariffe previste nell'alcova dei vip, né per procurarsi un po' di cocaina che, a quanti ne facevano richiesta, veniva amabilmente servita. Telefonavano dai propri uffici i dipendenti del Comune di Napoli e del Consiglio regionale che frequentavano la casa-squillo di Marina di Vietri sul Mare, dalla quale sono dovuti fuggire nudi, nella serata di lunedì, mentre era in corso il blitz dei Carabinieri. Da un primo, sommario esame dei tabulati telefonici che hanno registrato l'intenso traffico sul cellulare di Laura, emerge un risvolto che, nelle prossime ore, potrebbe perfino delineare nuovi elementi penalmente rilevanti a carico dei vip «innamorati» di Marina di Vietri sul Mare. Su quel «334/35077...», che dopo il blitz è stato inevitabilmente chiuso alle chiamate in arrivo, sono arrivate decine e decine di telefonate di prenotazione fatte da uffici pubblici. I tabulati telefonici nelle mani dei Carabinieri del Comando provinciale, diretto dal colonnello Gilberto Murgia, e della Compagnia di Salerno, con il capitano Enrico Carpentieri, saranno al centro di un dettagliato rapporto alla magistratura. Tale rapporto seguirà quello già inviato nelle ore successive al blitz, con la denuncia per sfruttamento ed induzione alla prostituzione a carico di una ragazza rumena e dell'affittuario dell'appartamento di via Pellegrino, civico 7, ubicato tra la chiesa di Sant'Antonio da Padova e la caserma dei Carabinieri di Vietri sul Mare. Più passano le ore e più emergono particolari sull'attività della casa-squillo di Marina di Vietri sul Mare, un posto scelto per la sua collocazione strategica: ad un tiro di schioppo dall'uscita di Vietri della Napoli-Pompei-Salerno ed a pochi minuti dal centro di Salerno, senza dover penare traffico ed ingorghi. Uno dei particolari più inquietanti delle ultime ore è il traffico di cocaina nella casa d'appuntamenti. Potrebbe trattarsi di una delle ultime partite di droga, cocaina purissima ed a caro prezzo, che sarebbero giunte recentemente a Salerno, provenienti dal mercato vesuviano ed intercettate solo in minima parte da Polizia e Carabinieri. «Ciò spiega - sostiene uno degli investigatori - anche l'alto costo dell'amore a pagamento». Si trattava di un giro di ventenni rumene (nella casa-squillo comparivano, a tratti, anche giovani salernitane), contattate da una loro connazionale, ora denunciata. Da qui la ricostruzione del giro dei frequentatori: oltre a dipendenti pubblici, in servizio al Comune di Napoli ed al Consiglio regionale, clienti fissi ed abituali erano alcuni liberi professionisti di Salerno centro e costruttori di Pagani, Cava e Nocera Inferiore. Anche per loro - sia pure come persone informate dei fatti - scatterà la convocazione dal magistrato, per ricostruire il giro, ma anche per «spiegare» quelle telefonate fatte dall'ufficio per prenotare l'ora d'amore a pagamento nella casa squillo.
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