Tu sei qui: CronacaCentro storico, i cavi della vergogna
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 31 gennaio 2003 00:00:00
Fanno bella mostra di sé, intrecciandosi, passando da un portico all'altro, inerpicandosi per le facciate dei palazzi del centro storico, scorrendo sotto i balconi, per poi scomparire negli appartamenti e fornire energia elettrica o collegamenti telefonici: sono i cavi dell'Enel e della Telecom. Un groviglio inestricabile di fili elettrici, cavi d'acciaio, centraline appese ad un chiodo sotto balconi e finestre, tenuti su alla meno peggio. Il tutto mentre, almeno per quel che riguarda il Borgo Scacciaventi, da anni sono terminati i lavori di ripavimentazione, con annessi sottoservizi, proprio per nasconderli alla vista. Quella che dovrebbe essere l'immagine più bella e rappresentativa della città, la cartolina da dove ripartire per il rilancio turistico dell'intera Vallata, è deturpata, invece, da una matassa chilometrica di cavi, che rischia di restare in quelle condizioni ancora a lungo. «Non è pensabile - afferma Gerardo Trezza - che bisogna aspettare la conclusione dei lavori di tutta la pavimentazione del centro storico per poi rimuovere i fili volanti. Qui si lavora a rilento e senza neppure la certezza che ci siano i soldi per completare il Corso. Al Borgo, invece, i lavori sono terminati da anni e non si fa nulla per sistemarlo definitivamente». Non solo cavi volanti, ma anche il gas metano ha problemi di distribuzione. «Nel 2000 - ricorda Alfonso Lambiase, ex assessore ai Lavori Pubblici della Giunta Fiorillo - facemmo due conferenze di servizio con Enel, Telecom e l'azienda di distribuzione del gas metano. I primi due presentarono progetti esecutivi per i lavori di predisposizione dei sottoservizi necessari durante la ripavimentazione del secondo lotto del centro storico. La rete per il gas, invece, ha trovato impedimento alla messa in opera delle proprie condotte, perché il passaggio era ostruito dalla pavimentazione già eseguita sotto il porticato e non era stato dato avviso per l'esecuzione dei lavori di propria competenza. Noi, comunque, avevamo predisposto tutto. I nostri successori fanno bella figura solo grazie a quello che hanno ereditato». Per il completamento della pavimentazione, intanto, si attende l'eliminazione dei ponteggi davanti al complesso di San Giovanni. «Stiamo aspettando - afferma il sindaco Messina - che si completino le opere del secondo lotto. Poi, per quanto riguarda la rimozione dei cavi, abbiamo un accordo con l'Enel per la loro sistemazione nei sottoservizi. Stessa cosa succederà per quelli della Telecom».
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