Tu sei qui: CronacaCava 'non perdona': tentata aggressione a due giocatori Cavese che sabato erano all'Arechi
Inserito da (Redazione), mercoledì 11 maggio 2016 20:07:11
Acque sempre più agitate in casa Cavese. Non si placa infatti la contestazione dei tifosi ai quattro giocatori degli aquilotti, rei di aver assistito alla scorsa gara interna della Salernitana (vedere qui per approfondire). Martedì sera, infatti, due dei quattro (Proia e Cicerelli) hanno ricevuto un tentativo di aggressione da parte di alcuni supporters cavesi, muniti di mazze da baseball.
Sull'episodio è intervenuto Lorenzo Tavilla, procuratore di Criniti, che lo ha confermato stamane ai microfoni del programma radiofonico reggino "Tutti i Figli di Pianca": «Proia e Cicerelli ieri erano a casa di Sabatucci. Di ritorno a casa, sono stati inseguiti da alcuni tifosi che li avevano puntati sin da un ristorante, muniti di mazza da baseball. I due calciatori l'hanno scampata per miracolo, si sono nascosti in mezzo alle autovetture riuscendo a raggiungere la propria e scappando verso casa. Non per giustificare nessuno ma quella dei calciatori è stata niente più che una leggerezza. Non sono andati a seguire la gara in quanto tifosi ma per assistere semplicemente ad un evento sportivo. Proia, infatti, è amico di vecchia data con Mazzarani (calciatore del Modena). La società Cavese comunque, a nome del Presidente, ha già dimostrato solidarietà ai ragazzi in quanto, pur trattandosi di leggerezza, si era pur sempre davanti alla visione di un semplice evento sportivo».
Tavilla ha poi concluso parlando della semifinale play-off contro la Reggio Calabria, in programma domenica 15 al ‘'Simonetta Lamberti'' e della difficile situazione psicologica degli aquilotti: «L'aria a Cava non è bellissima. I calciatori non stanno uscendo di casa perché hanno paura. La tensione, perlomeno per quelli coinvolti, è normale che ci sia secondo me può essere un vantaggio per gli amaranto. Anzi Cristian (Criniti, ndr) poco fa mi ha detto che stavano andando a sporgere denuncia e che, se la situazione non dovesse risolversi, probabilmente torneranno a casa rescindendo il contratto. Lui non può rischiare di infortunarsi, tra l'altro per un qualcosa che non ha niente a che fare con uno scontro di gioco, anche perché ha ricevuto apprezzamenti da parte di altre squadre».
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