Tu sei qui: CronacaCava de’ Tirreni, vetrine del salone fracassate a martellate. Borrelli: "Le nostre strade come saloon del Far West"
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 5 giugno 2025 07:05:44
Un atto vandalico dettato dalla gelosia. È quanto accaduto nella notte tra il 1° e il 2 giugno a Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno, dove il salone da parrucchiere "Ranieri" è stato preso di mira da uno sconosciuto armato di un martello da 10 kg. L'uomo, agendo furtivamente, ha prima danneggiato la telecamera esterna del locale, per poi colpire ripetutamente le vetrine del salone, senza però riuscire a mandarle in frantumi grazie alla presenza di vetri antisfondamento.
A raccontare l'accaduto è lo stesso titolare dell'attività, che dopo aver sporto denuncia ai Carabinieri ha affidato la propria indignazione a un video pubblicato sui social. Un messaggio diretto all'autore dell'aggressione:
"Spero che tu non abbia figli, perché se crescono come te il mondo non cambierà mai."
Ranieri, che gestisce anche un altro salone a Terzigno, ha escluso l'ipotesi di un'intimidazione a scopo estorsivo, non avendo mai ricevuto minacce in tal senso. Ritiene invece che il gesto sia frutto dell'invidia suscitata dal successo della sua attività.
Le telecamere interne hanno ripreso l'aggressore e le immagini sono ora al vaglio degli inquirenti, impegnati a identificarlo.
Solidarietà al parrucchiere è arrivata anche dal deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, al quale Ranieri si è rivolto per denunciare l'accaduto:
"A Ranieri va la nostra piena e più sincera solidarietà — ha dichiarato Borrelli — a lui, come a tutti gli imprenditori, esercenti e lavoratori onesti, troppo spesso vittime di criminali, delinquenti, farabutti, sciacalli e parassiti. Ci auguriamo che l'autore di questo vile gesto venga presto identificato e consegnato alla giustizia. Che sia per un motivo o per un altro, le nostre strade, soprattutto di notte, si trasformano sempre più in saloon del Far West dove regolare i conti. I cittadini e i commercianti pagano un prezzo altissimo, tra danni alle proprietà e, talvolta, alla propria persona. Come si può parlare di decreto sicurezza, se la sicurezza non esiste più?"
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