Ultimo aggiornamento 6 ore fa S. Alfonso Maria de' Liguori

Date rapide

Oggi: 1 agosto

Ieri: 31 luglio

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Sagra della Braciola di Capra e della Percoca nel vino 2025

Il Portico Costiera Amalfitana

Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Il Portico - Il quotidiano di Cava de' Tirreni Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Vi. Pa. Alberghi Ravello, Hotel Giordano, Villa Maria, Villa EvaCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - Gourmet

Tu sei qui: CronacaCava de' Tirreni: la Festa di Montecastello, tra tradizioni e folklore

Viva la gente, agenzia di viaggi, Salerno, Travel Agency, Turismo, Biglietteria Treni, Biglietteria Aerei, Tour, Pacchetti, Offerte Viaggi, Egitto, New York, Parigi, Brasile, Caraibi, Spagna, CrociereMaurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di BufalaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Porti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il portoLegambiente Città di Cava de' Tirreni - Salerno Campania Italia

Cronaca

Cava de' Tirreni: la Festa di Montecastello, tra tradizioni e folklore

Ieri, al Comune metelliano, approfondimento storico sugli eventi accaduti 362 anni fa

Inserito da (redazioneip), martedì 15 maggio 2018 12:46:47

«E' stata una delle pagine più tristi della storia cavese. Seimilatrecento vittime tra cui oltre duecento prelati. Una comunità falcidiata e in ginocchio, soltanto alcune zone come Vietri e Cetara furono interessate dal fenomeno in maniera meno grave». Questo e tanto altro è stato detto al convegno che si è svolto al Comune di Cava de' Tirreni, nella Sala consiliare, ieri sera nel corso di un convegno dal titolo "La Festa di Montecastello - fra identità e religione".

In una salone gremito di cittadini accorsi ad ascoltare della festività più amata dalla comunità metelliana, è stata fatta un'approfondita riflessione storica su di un evento accaduto trecentosessantadue anni fa e che ancora oggi viene celebrato ogni anno.

A parlare dei fatti della peste del 1656, delle tradizioni e del folclore che si sono consolidati nei secoli e della grande testimonianza di fede dei cavesi che ininterrottamente da oltre tre secoli, nell'ottava del Corpus Domini, ringraziano il Signore e invocano che la Sua mano protegga sempre i cittadini della vallata, erano: il sindaco Vincenzo Servalli, l'Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli, il presidente dell'Ente Monte Castello, Mario Sparano, lo storico Gianluca Cicco, la responsabile dell'archivio storico comunale, Beatrice Sparano e il docente universitario Giuseppe Foscari.

I fatti esaminati partono dalla diffusione della pandemia della peste, causata dal batterio Yersinia pestis, in quello che è stato definito un anno infaustissimo. La peste arrivò in Spagna, trasportata da un bastimento proveniente da Algeri. Il contagio iniziò a diffondersi in Valenza, giunse in Catalogna e arrivò più tardi in Sardegna, quartier generale delle truppe del vicerè di Napoli. Una delle navi infette partì dall'isola e, via Civitavecchia, attraccò al porto di Napoli. Era il 1656. Dapprincipio il vicerè, Garcia de Avellanada, decise che la questione doveva restare segreta e la popolazione fu tenuta all'oscuro di tutto. Ma presto non ci fu più nulla da nascondere. La peste viaggiò veloce tra la popolazione che cadde in preda all'isteria. Qualcuno vide nel contagio una punizione divina con la quale il Padreterno puniva la popolazione per la sommossa di Masaniello; altri incolpano per gli stessi motivi, il governo spagnolo, reo di aver diffuso la malattia attraverso della lana pestifera proveniente dall'Africa, dandola a filare alle donne della plebe, per decimare e svigorire con un contagio mortalissimo un popolo irrequieto e rivoltoso.

Gli uomini del vicerè misero in giro la voce che i responsabili del contagio sarebbero stati i francesi che, per ordine di Enrico II Duca di Guisa, avrebbero preso a spargere per la città polveri velenose, nei cibi, nelle acquasantiere, sulle monete.

A Napoli si contavano ormai duemila, tremila, nel periodo più acuto fino a cinquemila vittime al giorno. Le scene descritte dai cronisti dell'epoca sono agghiaccianti e vanno oltre ogni possibile immaginazione. La gente vagava senza meta per quella che era, ormai, una città fantasma. Coloro che avevano ancora la forza, abbandonarono la capitale nell'illusione di trovare ricovero nelle altre città del regno. E fu così che si ebbero i primi contagi anche a Cava de' Tirreni. Il primo ufficialmente dichiarato avvenne il 5 giugno.

Tra le tante testimonianze dell'epoca raccolte e svelate durante il convegno , anche quella che parla di un prete di Amalfi che prima di impartire la comunione agli ammalati si cospargeva di aceto, indossavaun abito cerato e poi dava l'ostia sulla cima di un'asta.

Poi Don Angelo Franco, l'unico superstite dei quattro parroci della Santissima Annunziata, con solo poche donne, giunto sul terrazzo superiore del Castello di Sant'Adjutore e posizionatosi nei quattro punti cardinali, impartì la Santa benedizione alla popolazione della valle. Da quel momento la peste finì di prorogarsi, cessò e dal dicembre dello stesso anno non si contarono più vittime. Nessun documento, però, attesta il miracolo eucaristico avvenuto sul Monte. Da dove deriva, dunque, la tradizione? Durante il convegno, che ha analizzato lo svilupparsi della tradizione attraverso i secoli, è stato detto che l'unica a parlare di carteggi riguardanti il fatto è stata la principessa Marianna Muscettola di Villa nel 1883, mentre era in villeggiatura a Cava durante il periodo della "Festa di Castello" (questo il nome della rievocazione che si è tramandato fino ai giorni nostri). Della Benedizione dei Trombonieri in piazza Duomo si comincia a far menzione a partire da fine ‘800.

Quello che è emerso da questo interessante simposio è che vi sono numerosi documenti la cui fondatezza storica è accertata a comprovare il radicamento nei secoli della fede, della devozione e dell'attaccamento alla storia della propria città. Dopo trecentosessantadue anni la cittadinanza cavese ancora risponde in massa, ogni anno al richiamo del ricordo di quei giorni densi di disperazione e di speranza. E anche questo è un piccolo miracolo.

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Il Portico!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 106924101

Cronaca
Cava de’ Tirreni, appalto pilotato per le auto della Municipale: interdetti due funzionari comunali

La Guardia di Finanza di Cava de' Tirreni ha eseguito un'ordinanza di interdizione temporanea dai pubblici uffici nei confronti di due funzionari in servizio presso il Comune, coinvolti in un'inchiesta su presunte irregolarità nell'assegnazione di appalti pubblici. Il provvedimento, emesso dal Giudice...

Tragedia in mare a Capaccio: muore un uomo sotto gli occhi dei bagnanti

Una tranquilla mattinata estiva si è trasformata in dramma sulla costa di Capaccio. Intorno alle 10:30 di oggi, 29 luglio, un uomo si è tuffato in mare senza più riemergere, scatenando momenti di panico tra i presenti. A lanciare l'allarme sono stati alcuni bagnanti che, resisi conto della gravità della...

Grave incidente in Costiera Amalfitana: giovane cavese si schianta in moto, è in condizioni critiche

Un gravissimo incidente stradale ha coinvolto la scorsa notte un giovane di 25 anni, residente a Cava de' Tirreni, lungo la Statale 163 Amalfitana, nei pressi dell'ingresso del residence "Due Torri" a Maiori. Il ragazzo, cuoco presso un noto ristorante della Costiera, stava facendo rientro a casa in...

Salerno, istruttore sportivo ai domiciliari: è accusato di violenza sessuale aggravata su due allieve minorenni

I Carabinieri della Stazione di Salerno Duomo hanno eseguito nei giorni scorsi un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, con l'aggiunta del braccialetto elettronico, nei confronti di un 45enne del posto, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata ai danni di...

Colpita brutalmente dal marito a Cava de’ Tirreni, Veronica parla dall'ospedale: ‘Ho vissuto un incubo, ma ce la farò’

«Grazie di cuore a tutti. Che mi state inondando di messaggi di affetto e vicinanza. Non so come parlarvi. Mi sembra solo un incubo. L'importante è che sono viva e fuori pericolo». Sono le prime parole pronunciate da Veronica Casaburi, la giovane donna di 35 anni brutalmente colpita dal marito e ricoverata...