Tu sei qui: Cronaca‘Casa Serena', il sindacato bacchetta l'assessore
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 15 maggio 2002 00:00:00
La dura risposta dell'assessore Fabio Armenante (nella foto) ai dipendenti di "Casa Serena" («Pensino a fare il proprio dovere e a non discutere, inopportunamente, gli ordini di servizio») ha rinfocolato le polemiche sulla gestione della struttura per anziani, ex Onpi, di Pregiato. «L'assessore non può dire in tono perentorio - ribatte Gerardo Maddaloni, segretario provinciale Ugl - che i dipendenti non possono contestare gli ordini di servizio. È capitato nel caso del servizio guardaroba, dove l'addetto, mentre era a contatto con gli alimenti, avrebbe dovuto consegnare i panni sporchi alla ditta esterna di lavanderia. Un fatto di pura e semplice igiene». La questione investe più in generale le mansioni dei dipendenti. «Molti servizi sono stati affidati all'esterno - continua Maddaloni - per cui, chi prima aveva un compito, ora si ritrova a doverne svolgere altri, senza essere adeguatamente formato, tanto per restare nell'ottica degli obiettivi di produttività che intende perseguire l'Amministrazione». Altro capitolo: le esternalizzazioni. «Contestiamo - accusa Maddaloni - questo tipo di gestione, che, in questo caso, non dà alcun risparmio. Anzi, a nostro parere, i costi sono aumentati ed i servizi non sono adeguati. Come si può pensare che i pasti portati da fuori siano come quelli cucinati in loco? La riprova è che molti anziani non gradiscono i cibi. Ma c'è un fatto fondamentale: "Casa Serena" (nella foto) è di competenza regionale e quindi i costi non sono a carico del Comune di Cava. La Regione paga tutti i servizi. Parliamo, poi, degli sprechi: che fine hanno fatto la lavanderia e la cucina, che erano costate centinaia di milioni di vecchie lire? E per i servizi, oggi chi deve accudire quegli anziani che non sono in grado di cucirsi un bottone? Se c'è bisogno di risparmiare, si risparmi altrove».
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