Tu sei qui: CronacaCantieri eterni: commercianti sempre più in rivolta
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 7 agosto 2001 00:00:00
Sono partiti a metà giugno i lavori per la pavimentazione dell'arteria che congiunge piazza Roma a piazza Duomo. A distanza di un mese e mezzo, nonostante le rassicurazioni dell'Ufficio Tecnico sulla brevità dei tempi per il completamento dell'opera, il cantiere rimane aperto. La copertura della strada con i basoli, masselli di pietra di origine eruttiva, fa parte di un progetto di riqualificazione urbana che, per un importo di 566 milioni, prevede anche la demolizione della Casa del Bersagliere, dei diurni e della sala di attesa per gli autobus. Trattandosi di una zona centrale e trafficata, non sono mancati i disagi, soprattutto per i titolari degli esercizi commerciali ubicati in quella zona. La protesta è scoppiata fin dall'inizio dei lavori. I commercianti, preoccupati per le attività, si sono recati pacificamente al comune, capeggiati da Aldo Trezza, presidente della Confesercenti, per presentare le loro istanze ai responsabili del progetto. Ma, col passare dei giorni e delle settimane, gli
animi si sono inaspriti: pochi clienti, poca sicurezza e blocco dei lavori per la mancanza di materiale. Loredana Ferrara, titolare del Bar al Duomo, afferma: «I lavori ci hanno danneggiato. Abbiamo perso molti clienti e non abbiamo potuto sistemare, come ogni estate, i tavoli all'aperto. Si tratta di 40 coperti. Oltre a questo, per mezza giornata siamo rimasti senz'acqua e senza energia elettrica. La conseguenza è stata bibite calde, gelati sciolti, praticamente non si è potuto lavorare». Guido Apicella, proprietario della vicina sala giochi Giocomania, aggiunge: «Per non parlare del fatto che siamo rimasti chiusi per alcuni giorni, per di più in un periodo in cui i ragazzi, terminata la scuola, escono più spesso con gli amici ». Più sprezzanti sono le parole di Sonia Capone, responsabile del negozio di abbigliamento Looking for: «Oltre ai danni economici, il mio registratore di cassa, infatti, da un mese è praticamente spento - dice - ho dovuto subire ulteriori disagi. Mio figlio, causa la poca attenzione per le misure di sicurezza, è caduto e si è procurato una contusione al ginocchio. Chiederò, per via legale, un risarcimento danni».
Ma il figlio della signora Capone non è stato l'unico a subire un incidente. Anche una signora, mentre stava camminando, è stata colpita da una delle lamiere che cinge il cantiere, spostata dal vento. A questo, affermano i commercianti, si aggiungono passerelle pericolanti ed il rischio di scivolare a causa della polvere. Alla protesta si uniscono anche le voci dei titolari della cartolibreria Chibicart e del Bar Sportivo. Inoltre, gli esercenti della zona denunciano la poca attenzione delle associazioni di categoria nei confronti del problema. L'ingegnere capo del Comune, Luca Caselli, controbatte: «Abbiamo cercato di evitare qualsiasi inutile disagio. Pertanto, prima di iniziare i lavori, abbiamo organizzato al Comune una riunione per informare i commercianti sulle modalità e sui tempi per il completamento dell'opera. E' vero, ritardi ci sono stati, ma dalla riqualificazione della zona i commercianti riceveranno vantaggi. Ben presto se ne renderanno conto».
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