Tu sei qui: CronacaBozza decreto Covid: tornano zone gialle, deroghe a scuola in presenza solo per focolai
Inserito da (redazioneip), mercoledì 21 aprile 2021 09:08:44
Nella serata di ieri è trapelata una prima bozza del decreto legge Covid che contiene nuovi dettagli sulle misure e sulle riaperture del 26 aprile che, salvo future modifiche, dovrebbero avere validità fino al 31 luglio. Dal 26 aprile tornano le zone gialle e riaprono - sempre in zona gialla - i ristoranti a pranzo e cena "con consumo al tavolo esclusivamente all'aperto" mentre dal primo giugno potranno aprire ma solo a pranzo anche i locali che hanno spazi al chiuso.
La bozza sottolinea che dal 15 maggio riapriranno le piscine all'aperto, i mercati e i centri commerciali anche nei giorni festivi. Il 1° giugno toccherà alle palestre, mentre il 1° luglio sarà la volta delle fiere, dei convegni e dei congressi, dei centri termali e dei parchi tematici. Sempre dal 26 aprile in zona gialla saranno consentititi gli spettacoli aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all'aperto, mentre dal 1° giugno i tifosi potranno tornare negli stadi o nei palazzetti (capienza non superiore al 25% e non più di 1000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso).
La bozza introduce anche "certificazione verde" per gli spostamenti tra Regioni di colore diverso. Tale certificato potrà essere cartaceo o digitale e varrà sei mesi per i vaccinati e per chi sia guarito dal Covid: per chi abbia concluso un intero ciclo di vaccinazione sarà rilasciato dalla struttura sanitaria che effettua la somministrazione; per chi sia guarito viene rilasciato dall'ospedale, medico di base o pediatra. Varranno invece 48 ore i certificati per chi abbia effettuato test molecolare o antigenico, rilasciati da strutture sanitarie o farmacie.
Non poteva mancare la scuola. Stando alla bozza, le scuole superiori potranno adottare "forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica" affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza "ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca" mentre in zona gialla e arancione la didattica in presenza deve essere garantita "ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca". Tali disposizioni "non possono essere derogate da provvedimenti dei presidenti delle Regioni" fatto salvo "eccezionale e straordinaria gravità" dovuti al Covid.
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