Tu sei qui: CronacaBoom di italiani all’estero. Mattarella: «Segno d’impoverimento»
Inserito da (ilvescovado), giovedì 6 ottobre 2016 14:34:08
Rispetto al 2014 sono aumentate del 6,2% le persone iscritte all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (Aire), con 107.529 connazionali espatriati nel 2015.
A fare le valige soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni (il 36,7%), specie dalla Lombardia e dal Veneto. In generale, però, tutte le classi di età hanno registrato un aumento delle partenze rispetto al 2014 tranne gli over 65 anni (da 7.205 a 6.572). Il 69,2% di coloro che hanno fatto le valige si è trasferito in Europa. La Germania (16.568) è la meta preferita dagli italiani andati oltreconfine, a seguire, con una minima differenza, il Regno Unito (16.503) e poi la Svizzera (11.441) e la Francia (10.728). Lo rileva il rapporto "Italiani nel mondo 2016" presentato oggi a Roma dalla Fondazione Migrantes.
Secondo Mattarella, il fenomeno degli italiani migranti «ha caratteristiche e motivazioni diverse rispetto al passato. Riguarda fasce d'età e categorie sociali differenti. I flussi talvolta rappresentano un segno di impoverimento piuttosto che una libera scelta ispirata alla circolazione dei saperi e delle esperienze».
È importante perciò «che ci sia equilibrio e circolarità. I nostri giovani devono poter andare liberamente all'estero, così come devono poter tornare a lavorare in Italia, se lo desiderano, e riportare nella nostra società le conoscenze e le professionalità maturate».
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