Tu sei qui: CronacaBimbo di 4 mesi affetto dalla meningite
Inserito da (admin), giovedì 19 giugno 2003 00:00:00
Ha appena 4 mesi. E' stato ricoverato per un breve periodo all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo" di Cava con una diagnosi che fa riesplodere l'allarme già scattato nel febbraio scorso: meningite. Ieri, il piccolo, figlio di una coppia di operai, è stato trasferito al Reparto Infettivi dell'ospedale di San Leonardo, preso in osservazione dall'equipe di medici diretta da Maurizio Mazzeo. «Durante il primo ricovero - spiega lo specialista - non è stato individuato il germe. Il bimbo era già stato sottoposto ad una cura specifica, quindi abbiamo pensato di applicare una terapia ad ampio spettro, che da qualche ora sta già producendo buoni risultati». La scorsa settimana, nel reparto di Mazzeo è giunto un altro bambino, di 10 anni, originario di Amalfi, affetto dalla stessa patologia. Le sue condizioni migliorano giorno per giorno e presto potrà lasciare l'ospedale. Per il piccolo di 4 mesi, invece, c'è un'ansia maggiore. I genitori, che hanno seguito passo dopo passo il trasferimento disposto dai medici dell'ospedale cavese, non lasciano mai il suo capezzale. Il bimbo è amorevolmente assistito dagli infermieri del reparto. «Le sue condizioni - spiega Mazzeo - non sono gravissime. Siamo fiduciosi in una ripresa a breve scadenza, se la terapia a tutto campo che stiamo applicando funzionerà». Dall'inizio dell'anno, presso la Divisione Infettivi del "Ruggi", sono stati curati una decina di casi. I primi due provenivano ugualmente da Cava de' Tirreni, con entrambi i pazienti residenti nella zona di Santa Lucia. Il 15 febbraio il ricovero di una donna 53enne e 3 giorni dopo quello di un bambino di appena 3 anni. Dopo i due episodi, nella popolosa frazione metelliana scattò l'allarme. Si temeva un'epidemia e fu necessario adottare misure cautelative. Ci pensò il sindaco, disponendo una serie di controlli sulle persone che erano state a stretto contatto con i due pazienti. Poi, la guarigione di entrambi smorzò il panico e, come spesso accade, con il passare dei mesi tutto è stato dimenticato. Adesso, però, questi due nuovi casi fanno riesplodere l'allarme. In compenso, le scuole sono chiuse, quindi i rischi di contagio sono minori. Gli infettivologi, comunque, invitano alla calma: «Sono episodi isolati - assicurano - e non gravissimi. Il pericolo di epidemia è ancora molto lontano».
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