Tu sei qui: Cronaca"Balzico", Baldi stoppa l'allarme
Inserito da (admin), venerdì 27 gennaio 2006 00:00:00
Sono attesi per oggi i risultati delle analisi eseguite dall'Arpac sulle polveri presenti nelle aule dove si sono registrati i misteriosi casi di orticaria. L'esito delle rivelazioni, effettuate grazie ad una speciale apparecchiatura utile per il campionamento delle polveri, potrebbe risolvere il mistero dell'allergene che ha provocato in più di 60 alunni della Scuola Media "Balzico" una reazione allergica a catena. E così, la riapertura del plesso scolastico, e dunque la ripresa della normale attività didattica, sembra essere legata in maniera imprescindibile alle risultanze degli accertamenti eseguiti dai tecnici dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale. «Attendiamo per oggi - ha spiegato il dirigente dell'Unità operativa di prevenzione collettiva, Giovanni Baldi - i risultati degli accertamenti eseguiti dall'Arpac. È probabile che da questi accertamenti si riesca ad individuare l'allergene. In questo caso saranno messe in atto tutte le necessarie contromisure». In caso contrario, e cioè se gli esami dovessero dare esito negativo, la causa resterebbe ancora oscura. «Anche in questo caso - dice Baldi - la scuola sarà riaperta per consentire la ripresa delle lezioni. Tutti gli accertamenti eseguiti dagli organi predisposti sono risultati negativi». La giornata di ieri è stata convulsa e di intenso lavoro. Numerose le telefonate giunte al centralino dell'Azienda sanitaria locale ed al Comando della Polizia Municipale da parte dei genitori degli alunni e di quanti volevano conoscere le ultime notizie sul caso "Balzico". Numerose anche le chiacchiere - peraltro infondate e destinate ad alimentare solo dubbi ed allarmismi - circolate nella mattinata sulla presunta presenza di materiali altamente inquinanti nelle zone circostanti l'istituto di via Prolungamento Marconi. «Ripeto, tutto quello che c'era da fare - precisa Giovanni Baldi - è stato fatto. Vicino alla scuola c'era una serra, con copertura in vetroresina, ed è stata rimossa. L'appezzamento di terra è stato ripulito». Nei giorni scorsi i genitori degli alunni avevano puntato l'indice anche contro alcuni garage che si trovano nelle vicinanze della scuola, per la presunta presenza di materiali inquinanti. «Abbiamo ispezionato anche i garage, al cui interno non abbiamo ravvisato alcun materiale inquinante o comunque sospetto», rassicura Baldi. Intanto, ieri mattina i cancelli della scuola sono rimasti chiusi. Davanti all'istituto sostavano alcuni ragazzi in attesa di qualche professore che potesse dare loro notizie in merito. «Non sappiamo ancora quando potremo ritornare a scuola», dicono Matteo e Simone. Un sorriso dall'alto delle loro bici: passata la paura, c'è la gioia di una vacanza inaspettata.
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