Tu sei qui: CronacaAutoscatti hot, scandalo a luci rosse per 7 ragazzine cavesi
Inserito da (admin), giovedì 27 marzo 2014 00:00:00
Ragazzine minorenni in topless, in lingerie o con abitini molto succinti. È questo il contenuto di alcune foto che da settimane starebbero girando a Cava de’ Tirreni, e non solo, sulle più note applicazioni di messaggistica istantanea per telefonini. Dalle voci che circolano in città, si apprende che per il momento ammonterebbe a 7 il numero delle ragazze fotografate, o molto probabilmente protagoniste del cosiddetto selfie, ovvero la moda di auto-fotografarsi davanti ad uno specchio.
Prima di iniziare a viaggiare in rete, le foto sarebbero state inviate spontaneamente, almeno da 5 delle 7 ragazze coinvolte, ai rispettivi fidanzati ed a qualche amica del cuore, molto probabilmente per scherzo. Ora, però, quello che doveva essere un banale gioco, rischia di trasformarsi in qualcosa di molto più serio e “grande” di loro. Infatti, con il passare delle settimane, crescono anche le possibilità che dalle applicazioni per smartphone le foto possano arrivare anche su piattaforme on line molto più estese. Il pericolo, quindi, è che le fotografie delle ragazzine cavesi possano finire su circuiti pedopornografici internazionali.
A quanto pare, ad accorgersi del giro di scatti hard, aventi ad oggetto adolescenti ancora minorenni in atteggiamenti alquanto ambigui ed ammiccanti, sarebbe stato un genitore, che avrebbe scoperto alcune fotografie dal carattere inequivocabilmente hot sul telefono cellulare di sua figlia. Al momento, però, alle Forze dell’ordine non risulterebbe pervenuta ancora alcuna denuncia in merito. Quelle foto, però, sarebbero già state visualizzate da un numero abbastanza cospicuo di utenti: si parla di oltre 600 condivisioni in poche settimane. Ma l’aspetto più grave è che ormai le foto avrebbero travalicato i confini cittadini e sarebbero finite sui telefoni cellulari di persone non cavesi. Dai primi chiacchiericci, si tratterebbe di ragazzine adolescenti, in alcuni casi poco più che maggiorenni, che frequenterebbero in particolare tre istituti scolastici metelliani. Le prime notizie trapelate in poche ore hanno fatto il giro della città e dei social network.
6 adolescenti su 10 ammettono di scambiare foto e video hot sui social network: questo è quanto emerge dall’indagine promossa lo scorso mese di febbraio dal Moige, il Movimento italiano dei genitori. Condotta dal prof. Tonino Cantalemi, incaricato di Psicologia dello sviluppo all’Università Lumsa, la ricerca ha analizzato un campione di circa 1.000 studenti delle scuole elementari, medie e superiori e si è focalizzata soprattutto sull’uso di internet da parte dei minori. Secondo l’inchiesta, sarebbero quasi il 60% degli intervistati ad ammettere di praticare il sexting. Addirittura l’8% dei bambini sotto i 10 anni trascorrerebbe ben 5 ore al giorno sul web, nel 31,2% dei casi senza un controllo diretto da parte dei genitori.
L’assessore Clelia Ferrara chiede verifiche e tempi brevi alla magistratura
La notizia ha fatto impazzire i social network in poche ore e numerose sono state le condivisioni via Facebook. Intanto, in attesa di conferme, l’Amministrazione comunale è intenzionata a correre ai ripari: sembrerebbe stia per profilarsi nei prossimi giorni un’azione di tutela e prevenzione, volta a scoraggiare atteggiamenti del genere da parte di minori che possano mettere a rischio l’incolumità già gravemente minata dalle mode nocive che impazzano e si diffondono in maniera virale sul web.
«Senza dubbio si tratta di una situazione che ci preoccupa - ha sottolineato Clelia Ferrara, assessore metelliano con delega alla Pubblica Istruzione - Attendiamo le giuste verifiche, ma ovviamente non possiamo sostituirci alle azioni della magistratura. Se dovuto, ci saranno indagini giudiziarie nel cui merito non possiamo entrare. Compito dell’Amministrazione sarà, comunque, sempre quello di rimanere vicina ai suoi cittadini, con l’obiettivo di aiutare e tutelarli».
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