Tu sei qui: CronacaArcidiocesi di Amalfi-Cava, celebrato l'inizio dell'Anno della Fede
Inserito da (admin), venerdì 12 ottobre 2012 00:00:00
Scriveva il Beato Giovanni Paolo II, nella Costituzione Apostolica Fidei depositum, dell’11 ottobre 1992: “dopo la sua conclusione, il Concilio non ha cessato di ispirare la vita della Chiesa”. Queste parole, esattamente 20 anni dopo, hanno trovato ampio ed immediato riscontro nella suggestiva celebrazione svoltasi ieri, giovedì 11 ottobre, ad Amalfi per il solenne inizio dell’Anno della Fede nell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni.
La partecipazione così numerosa dei fedeli provenienti da tutte le comunità parrocchiali della zona Costiera e della zona metelliana ha mostrato il volto di una Chiesa conciliare, in cammino nell’unità di una sola Fede e di un solo Battesimo. Scandito da quattro tappe, l’evento presieduto dall’Arcivescovo, S.E. Mons. Orazio Soricelli, è iniziato con un imponente corteo dall’area portuale di Amalfi, durante il quale sono stati letti brevi brani tratti dai principali documenti dell’assise conciliare.
L’apertura simbolica, poi, della porta fidei ha introdotto l’assemblea in Cattedrale, ove l’Arcivescovo ha sottolineato l’importanza della vita di fede che riesce a dare senso pieno al vivere quotidiano, ma anche con la raccomandazione di essere pronti a rinvigorirla con la catechesi e la spiritualità fatta di ascesi e di preghiera, segni che rendono ancor più verace e testimoniante la fede vissuta. Il canto del Credo, concentrato completo dei capisaldi della fede cristiana, è risuonato con commozione all’interno del Duomo amalfitano, sfociando alla fine nel segno dell’accensione delle candele al cero pasquale, rinvenendo in esso il monito del Cristo Risorto a rendere viva e luminosa la fede da diffondere in ogni ambiente esistenziale.
A dir poco incantevole, alla fine, il corteo conclusivo dalla Cattedrale verso la spiaggia. La scalea del Duomo, gremita all’uscita dai fedeli recanti il cero acceso, è stato uno spettacolo commovente, che in piccolo ha richiamato lo spettacolo di luci della stessa sera di 50 anni fa in Piazza S. Pietro, quando Papa Giovanni XXIII, nel giorno inaugurale dell’inizio dei lavori conciliari, improvvisò il celebre discorso della luna, riletto dall’Arcivescovo prima della benedizione conclusiva.
L’Addetto Stampa Antonio De Caro
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